Ternana, così ci piaci!

La nota stonata di Dakitè che si rifiuta di scendere in campo

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A mio avviso più della questione legata al rifiuto di scendere in campo di Diakitè, cosa gravissima, i nostri commenti, quelli dei tifosi sarebbe più opportuno orientarli sulla prestazione dei rossoverdi, sulla bravura di Breda di rigirare come un calzino la squadra che aveva perso a Bari con l’inserimento di ben 5 elementi nuovi ( Pyythia, Faticanti, Pereiro, Mantovani, De Boer ) rispetto alla formazione di sette giorni fa. Senza tralasciare, però, l’esordio di un giocatore come Gaston Pereiro, uno che danza sul pallone, che mette a sedere gli avversari, uno che scodella palloni interessanti per i compagni di squadra e che al momento opportuno sa far anche gol e senza trascurare il buon esordio di Faticanti e la buona partita disputata da De Boer che, forse, con il 3-5-2 si trova più a suo agio. E senza dimenticare che nel finale è tornato in campo Favilli che può tornare utile alla squadra impegnata nella corsa verso posizioni più tranquille. E quella odierna è forse la prima volta in cui tutti coloro che sono scesi in campo con la maglia rossoverde non hanno sfigurato ed anzi nessuno è sceso sotto un’ampia sufficienza compreso Sorensen che, è vero, ha commesso un erroraccio sul gol del pari dei veneti ma che, poi, si è ripreso ed anche quando Breda lo ha spostato a destra invertendo la posizione con Mantovani, prova maiuscola, la sua, finché è stato in campo, si è disimpegnato con sufficienza.

Certo una rondine non fa primavera ed occorre dare continuità alle prestazioni e ai risultati visto anche che il campionato quest’anno sta riservando sorprese a josa. E riteniamo che per favorire il cammino verso la salvezza dei rossoverdi si debba essere tutti più equilibrati nei giudizi circondando una squadra imbottita di giovani, ma bravi, di serenità senza investirla di polemiche sterili, inutili che non giovano ad alcuno. La filosofia del tutti contro tutti non paga e rischia di provocare spaccature che di certo non agevolerebbero il cammino della squadra. Questo non significa non criticare, non significa accettare tutto passivamente ma riteniamo che lo si debba fare con un profondo senso di responsabilità cercando di capire le motivazioni alla base di determinati decisioni o movimenti.

Ad esempio quanto si è criticato per le partenze di Corrado e Falletti, giocatori che resteranno nel cuore dei tifosi per quello, soprattutto Cesar, che hanno fatto per la maglia rossoverde ma la società li ha sostituiti con due giocatori della qualità di Franco Carboni e di Gaston Pereiro che rappresentano scelte di ottimo livello. E la partita contro il Cittadella lo ha certificato! Per chiudere due parole sulla vicenda Diakitè, attenzione mi pesa dire questo perchè è un giocatore che ha dato sempre tutto, che ha sbagliato nettamente nel rifiutarsi di scendere in campo mancando di rispetto verso la società e, al tempo stesso, verso i tifosi e verso i propri compagni in un momento delicato con Capuano non ancora recuperato al 100%, con Mantovani con pochi allenamenti sulle gambe e con risicate alternative in panchina per Breda. Crediamo che la messa fuori rosa sia inevitabile e per un giovane che deve crescere, che deve giocare, che ambisce ad arrivare in alto la decisione che ha assunto oggi non è di certo un bel biglietto da visita. E’ auspicabile che se ne renda conto e che, come minimo, chieda scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi perchè con il suo rifiuto di scendere in campo non ha rispettato la maglia ed i colori che ha indossato per 72 partite.

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