Fere: il gruppo fa la forza!

Ad inizio stagione, le cessioni dei vari Partipilo, Palumbo, Di Tacchio ed il pericolo di perdere anche i vari Favilli e Mantovani, avevano portato a più di un semplice malumore nella tifoseria rossoverde. La stessa che, proprio a causa di queste eccellenti cessioni, si era aggrappata con forza alle colonne della squadra ancora in rosa e con molte offerte sul tavolo da squadre blasonate di categoria o addirittura di categoria superiore, come nel caso di Corrado e Diakitè.


La società in estate ha resistito alle avance per i suoi gioielli e ha tentato di prolungare col capitano Falletti, ma a Gennaio non ha potuto frenare l’esodo di tali giocatori dalla squadra rossoverde, in piena lotta per la salvezza. Le prestazioni non proprio brillanti dei tre, dei quali, probabilmente, il migliore è stato il centrale ex Teramo, hanno aiutato Capozucca e la società rossoverde a privarsene con un cuore un po’ più leggere rispetto ad Agosto.


Se, da un lato, gli innesti di Carboni e Pereiro hanno coperto le lacune lasciate dall’accoppiata Corrado/Celli a sinistra e da Falletti nel ruolo di trequartista, dall’altro la partenza non proprio prevista di Diakitè verso Palermo, sia per il quando che, soprattutto, per il come si è materializzata, ha colto alla sprovvista tutto l’ambiente.


E’ qui che diventa decisivo un professionista serio come Mantovani, da tutti considerato come il miglior rossoverde della scorsa stagione, e che sembrava voler andarsene per trovare più minutaggio. Ora, però, le possibilità di vederlo nell’11 titolare sono notevolmente aumentate, anche visto che la società pare orientata verso un altro profilo giovane per quel ruolo, e l’ex Salernitana potrà continuare l’avventura con la Ternana, con molta più serenità, visto anche il contratto triennale che lo lega alla squadra di Guida.


Insomma, aldilà degli uomini, la Ternana ha compattato il gruppo cedendo giocatori che non volevano continuare a battagliare per i colori rossoverdi e acquisendone altri che sembrano già pronti a caricarsi il gruppo sulle spalle per tentare quello che, fino a qualche mese fa, sembrava impossibile.


Il gruppo è coeso, unito e pronto a lottare fino alla fine insieme ai suoi tifosi, perché, quando c’è da battagliare, è meglio remare tutti dalla stessa parte senza mugugni e senza rimpianti.

Lascia un commento