L’AVVERSARIO ODIERNO, LA CAVESE

Ultimo posto con 16 punti in 31 gare (media 0,51 a partita) frutto di sole 3 vittorie, 7 pareggi e ben 21 sconfitte. Differenza reti pari a -26 derivante dai 18 gol segnati e dai 44 subiti. I numeri della Cavese sono catastrofici. E diventano addirittura “drammatici” (tra virgolette, in fondo parliamo di calcio) in riferimento all’ultimo bimestre (9 sconfitte consecutive nelle ultime 9 gare, disputate prima e dopo lo stop imposto dal cluster Covid19 nel gruppo squadra e nello staff tecnico). Proprio i molteplici casi di positività registrati a fine febbraio rappresentano un’enorme attenuante, al di là della drammatica (in questo caso purtroppo senza virgolette) scomparsa di Vanacore, quarantacinquenne vice di mister Campilongo stroncato dal virus. Del resto quando una squadra in grande difficoltà sul piano dei risultati viene stravolta durante il mercato di gennaio nell’intento di risalire la china e poi deve fermarsi a causa della pandemia cola inevitabilmente a picco (gare rinviate, allenamenti sospesi per un paio di settimane e autentico tour de force legate ai recuperi calendarizzati). In questo tourbillon si inserisce anche una notevole dose di malasorte che trasforma alcune partite destinate al pareggio in immeritate batoste.

Ne deriva un micidiale circolo vizioso che al momento non condanna la compagine metelliana ma le lascia soltanto flebili speranze di aggancio in extremis alla zona play out. Eppure l’organico bluefoncé sulla carta è superiore, perlomeno nel reparto avanzato, a quello delle rivali nella lotta per la salvezza. Dopo la sosta invernale e dopo le molteplici operazioni in entrata e in uscita effettuate nel mercato di riparazione nella formazione-tipo ruotano 14-15 elementi. Col modulo 3-5-2 troviamo tra i pali Kucich (1998, ex Primavera di Udinese e Frosinone, ex Rieti, Como, Trapani e Pisa), in difesa Matino (1998, ex Puteolana, Nocerina e Potenza), De Franco (1988, ex Catanzaro, Nocerina, Cuneo, Matera e Monopoli) e Lancini (1994, ex Brescia, Carrarese, Fidelis Andria, Virtus Verona, Fermana e Mestre) o Marzupio (2000, ex Primavera dell’Inter, ex Virtus Bergamo), a centrocampo Lulli (1991, cresciuto nel Pescara, ex Como, Paganese, Teramo, Catania, Savona, Samb, Pordenone, Arezzo e Fano), Scoppa (1987, argentino, ex Catania, Monopoli e Vicenza) e Matera (1996, ex Fidelis Andria e Potenza), sulla corsia destra Nunziante (2000, cavese doc e cresciuto nella squadra della sua città) o Natalucci (2000, romano di origine dominicana, ex Primavera del Frosinone, ex Nardò, Triestina e Novara), sulla fascia sinistra Ricchi (2000, ex Primavera dell’Empoli, ex Ravenna) o Semeraro (2001, ex Primavera di Roma e Ascoli), in avanti Bubas (1989, argentino, ex Vibonese e Juve Stabia) e Gerardi (1987, nel suo score 33 gol in B con Salernitana, Cittadella, Ancona, Portogruaro, Ascoli, Reggina e Como e 36 in C con Feralpisalò, Pordenone, Monopoli, Rimini, Gubbio e Cavese) o Calderini (1988, tifernate, ex Foligno, Sangiovannese, Racing Aprilia, Cosenza, Fondi, Catania, Foggia, Viterbese, Samb e Carrarese).

Col modulo 4-4-2 il cursore sinistro Ricchi (o Semeraro) si trasforma in laterale mancino “basso” mentre col tridente viene sacrificato un mediano per fare posto ad un attaccante come Gatto (1994, ex Primavera di Lecce e Taranto, ex Juve stabia, Monopoli, Sudtirol, Arzachena e Bisceglie), Montaperto (2000, cresciuto nell’Empoli, ex Pianese) o Senesi (1997, ex Olbia, al suo attivo 4 presenze in B col Venezia). Completano la rosa i portieri di scorta Paduano (2003, prodotto del vivaio locale) e Russo (1989, ex Brindisi, Nocerina, Ascoli, Salernitana, Juve Stabia e Vibonese), i difensori Gega (2001, cresciuto nell’Ascoli) e Senese (2000, ex Primavera del Napoli, ex Legnago), il terzino sinistro De Vito (1991, scuola Milan, ex Cittadella, Avellino, Varese, ACR Messina, Viterbese, Siracusa, Rieti e Fano), i centrocampisti Cuccurullo (2000, ex Primavera del Benevento, ex Taranto), De Marco (1994, ex Casertana e Avellino), Pompetti (2000, trascorsi nel vivaio di Pescara, Inter e Samp, ex Pisa) e Favasuli (1983, alle spalle 17 presenze in B con l’Ascoli e 430 in C con Teramo, Martina, Pisa, Salernitana, Juve Stabia, Vibonese e Cavese) l’attaccante De Rosa (40 anni a metà novembre, ex Foggia, Nocerina ed Ebolitana, 86 gare e 25 reti a Cava). Fuori lista il quarto portiere D’Andrea (2000, ex Primavera del Napoli, ex Fidelis Andria) e il centravanti Vivacqua (1994, scuola Lazio, ex Taranto e Rende).

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