TERNANA, PROMOZIONE SEMPRE PIU’ VICINA – LO DICONO I NUMERI


Premessa doverosa. Le nostre riflessioni circa il duello tra Ternana e Avellino in ottica promozione sono di natura statistica, dunque tengono conto esclusivamente dei numeri, senza alcuna valutazione di ordine tecnico. Pertanto partiamo dal presupposto (poco verosimile, ma teoricamente possibile) di una compagine irpina sempre vittoriosa (quindi anche al “Liberati”) fino alla fine del torneo.

Scenario, lo ribadiamo, del tutto improbabile, ma non escluso a livello meramente teorico. Ebbene, con 8 vittorie nelle ultime 8 gare di campionato (in casa contro Potenza, Virtus Francavilla, Bari e Teramo e in trasferta contro Catania, Ternana, Vibonese e Cavese) i Lupi, oggi secondi a quota 57, approderebbero a quota 81. Di conseguenza alla Ternana, attualmente prima con 66 punti, ne servirebbero altri 16 per ottenere la certezza matematica della promozione a quota 82. Peraltro questi 16 punti andrebbero ottenuti con una gara in più a disposizione poiché Iannarilli e compagni devono ancora disputare 9 partite in virtù del recupero esterno di Potenza (mercoledì 24 marzo) e di quello casalingo contro la Cavese (mercoledì 7 aprile). E poi ci sono gli impegni interni contro Vibonese, Avellino e Juve Stabia e quelli esterni contro Teramo, Bisceglie, Turris e Monopoli. La media punti necessaria per ottenere 16 punti in 9 partite (1,77) sarebbe indubbiamente notevole ma di gran lunga inferiore rispetto a quella attuale (2,44) frutto di 66 punti in 27 gare.

In pratica basterebbero 5 vittorie e un pareggio oppure 4 vittorie e altrettanti pareggi. Ultima notazione, tutt’altro che trascurabile, anzi fondamentale. I numeri appena indicati (16 punti per approdare a quota 82 e per mantenere almeno una lunghezza di vantaggio sulla compagine biancoverde) sarebbero validi solo e soltanto in caso di sconfitta nello scontro diretto contro l’Avellino in programma al “Liberati” il 3 aprile. Solo e soltanto in quel caso. Perché? Perché pareggiando o vincendo tale scontro diretto le Fere avrebbe poi la meglio in caso di arrivo alla pari nella classifica finale grazie al successo colto all’andata al “Partenio-Lombardi”. Entriamo nel dettaglio. In caso di pareggio nel match di sabato 3 aprile l’Avellino potrebbe al massimo terminare il torneo con 79 punti mentre in caso di vittoria rossoverde dovrebbe fermarsi a quota 78.

In entrambi i casi (proprio per il sovra-citato vantaggio della Ternana negli scontri diretti) la quota promozione coinciderebbe col massimo punteggio finale potenzialmente ottenibile dalla squadra irpina. Tradotto in soldoni (e sempre ammesso che Maniero e compagni vincano tutte le altre 7 gare in programma nei prossimi 40 giorni) vincendo o pareggiando contro l’Avellino sarebbe sufficiente arrivare a pari merito per conquistare la promozione mentre perdendo diventerebbe necessario ottenere un punto in più. In conclusione, con un eventuale pareggio nella sfida casalinga contro l’Avellino la quota promozione sarebbe fissata a 79 mentre con un eventuale successo scenderebbe a 78, per cui in 9 partite servirebbero rispettivamente altri 13 punti (media 1,44) o altri 12 punti (media 1,33).

Comments (2)

  1. Ivano Mari
    Ivano Mari

    Buonasera hai perfettamente ragione, ci scusiamo.

  2. Ivano Mari
    Ivano Mari

    Ci scusiamo, hai perfettamente ragione

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