Stadio Liberati: ” Sì ad una riqualificazione, no ad una diversa ubicazione”-Video-intervista

L’ingegnere Luigi Corradi e l’architetto Paolo Leonelli hanno affrontato il tema in un incontro in biblioteca

Lo stadio Liberati ed il suo futuro è destinato ad essere sempre oggetto dell’interesse dei ternani che sono attaccati affettuosamente ad una struttura sportiva che ha visto la squadra rossoverde disputarvi anche 2 campionati di serie A oltre a tanti, una trentina di serie B. E del suo futuro se ne è parlato nei mesi scorsi per il progetto stadio-clinica di Stefano Bandecchi, ancora si attende una risposta definitiva da parte delle istituzioni regionali e nazionali, se ne è parlato nei giorni scorsi per via della scadenza della convenzione con la Ternana calcio al 30 giugno 2024 ed oggi se ne è parlato in un incontro organizzato in biblioteca con l’ingegner Luigi Corradi, che di stadi ne ha progettati diversi in Italia, e con l’architetto Paolo Leonelli perchè si ravvisa l’urgenza di una decisione sul suo futuro in quanto il 30 dicembre del 2026 scade il certificato di idoneità statica dell’impianto comunale intitolato a Libero Liberati.

Ed i due professionisti ternani hanno presentato un progetto di massima, riassunto in una pubblicazione distribuita al Sindaco, Stefano Bandecchi, al vice sindaco, Riccardo Corridore, e agli esponenti dell’istituzione comunale, che si basa su due principi fondamentali ovvero che non è opportuno costruirlo in un luogo diverso dall’esistente e che è possibile riqualificarlo con una spesa dieci volte inferiore ad una nuova costruzione, mantenendone l’estetica ma avvicinando le tribune al terreno di gioco e sfruttando poi gli spazi attuali che resterebbero inutilizzati per dedicarli ai vari servizi come uffici, sala stampa, museo ecc.

Ad esplicitare più approfonditamente il progetto di massima sono l’ingegner Corradi e l’architetto Leonelli in questa nostra intervista.
