Il pallone non rotola ma gli argomenti su cui discutere non mancano!

Interessanti dichiarazioni di Collina sul Var

Quello che si sta vivendo è un periodo in cui il calcio è in vacanza ma non per questo mancano gli argomenti su cui discutere: Covid sempre più in agguato anche nelle società di serie C, di ieri la notizia di 10 contagiati nella Ternana e altrettanti nel Frosinone oltre a numeri inferiori in tanti altri team, calcio-mercato con le società impegnate a correggere gli errori fatti in estate e non manca un tema altrettanto scottante come quello del Var.

Molti gli interventi in questi giorni tra i quali segnaliamo quello del presidente della Lega di B, Mauro Balata, che, beato lui che vede così positivamente l’introduzione del mezzo tecnico, ha affermato che ” la Var ha valorizzato il prodotto della serie B”.

Ad esprimersi con una intervista alla Gazzetta dello Sport anche Pierluigi Collina, responsabile degli arbitri Fifa che ha sottolineato come l’arbitro debba crescere, debbae studiare, conoscere i giocatori, essere autonomo nella decisone da adottare facendosi aiutare dal var e non viceversa.

Spetta a chi è in campo decidere se la posizione sia punibile o meno, chi sta al Var può solo segnalare il possibile offside, ma poi la scelta sarà dell’arbitro centrale. Nel calcio l’interpretazione è parte del regolamento e per quanto ci possano essere situazioni simili, non saranno mai uguali. E quindi, va accettato che ci siano visioni diverse. La tecnologia aiuta, ma non sostituisce in nessun modo l’uomo. Dobbiamo fare di tutto per non ricorrere alla tecnologia: grazie alla preparazione, la qualità di chi scende in campo deve sempre migliorare. L’arbitro è in continua evoluzione, non è solo il custode delle regole. Studia e si aggiorna per essere al passo dei tempi, deve sapere di calcio, conoscere le squadre e i calciatori che dirige. Tutto questo serve per sbagliare meno, ma siccome nessuno è infallibile, se poi accade ecco che la Var arriva in soccorso”, ha affermato Collina alla Gazzetta dello Sport.

Infine, c’è la notizia secondo la quale è allo studio la realizzazione di un programma televisivo, on line o tv e con quale cadenza ancora non è stato deciso, in cui il designatore Gianluca Rocchi spiegherà ( dovrebbe essere lui il designato) tutti gli episodi controversi che si sono registrati sui campi di calcio.

Forse più che il programma sarebbe opportuno far capire ai diretti interessati, arbitri e varristi, quando, come e se intervenire in una decisione controversa. E la tesi di Collina ci sembra la più corretta anche se ci chiediamo come mai non si prende a prestito quello che accade oggi nel volley ovvero lasciare alle società la scelta di chiedere l’intervento del Var negli episodi ritenuti controversi. Naturalmente con un numero limitato di richieste per ogni partita.

Lascia un commento