TERNANA-PISA, LE PAGELLE

IANNARILLI 6,5 Incolpevole sui gol avversari, prodigioso (inutilmente…) in occasione della goffa autorete di Sorensen, efficace nelle uscite alte, tempestivo in avvio nel gettarsi tra i piedi di Gucher lanciato verso la porta.

 GHIRINGHELLI 5,5 Parte bene, sovrapponendosi spesso sulla destra, ma si spegne inspiegabilmente alla distanza e viene sostituito dopo un’ora in quanto ammonito. Mezzo voto in meno per il duello aereo perso con Touré (su punizione dalla trequarti) da cui scaturisce il patatrac di Sorensen che riporta in vantaggio il Pisa subito dopo il momentaneo pareggio su rigore di Donnarumma e per qualche rinvio fuori misura.  14′ st partipilo 6,5 torna in campo a 55 giorni dalla frattura alla clavicola destra rimediata a metà luglio nell’amichevole di Trigoria contro la Roma e va oltre le più rosee aspettative, a dimostrazione di un recupero completo sul piano atletico e psicologico, saltando spesso l’avversario in dribbling e piazzando anche un paio di cross interessanti.

BOBEN 5 Meglio (o magari meno peggio…) del suo compagno di reparto, ma nei minuti iniziali partecipa alla sbandata iniziale che libera Gugher davanti a Iannarilli, sul terzo gol rincorre vanamente Lucca innescato da un corto retropassaggio di Salzano e sul quarto si fa anticipare da Cohen sul cross basso del solito Lucca.

SORENSEN 4,5 Il peggiore in campo. Per il corner inutilmente regalato agli avversari da cui nasce la rete di De Vitis, per l’autogol che è perfino eufemistico definire goffo e per un paio di clamorose infilate rimediate a metà ripresa su Marsura e Lucca (correndo con una postura rivedibile…). Uniche note positive (si fa per dire…) un primo tempo dignitoso (a parte gli errori commessi su entrambe le reti avversarie…) e qualche contrasto vinto nel finale, a giochi ormai fatti. Come a Bologna e a Reggio Calabria alterna qualche buona chiusura ad errori sconcertanti, sfoderando una prestazione indecifrabile e regalando incertezze all’intero pacchetto arretrato. Dato davvero preoccupante per un difensore col suo curriculum.

MARTELLA 6 All’esordio stagionale strappa una sufficienza risicata, in quanto non commette errori particolari e in avvio di ripresa spinge con discreta continuità, trovando anche lo spazio per un paio di traversoni interessanti. Insomma, buona (anzi sufficiente…) la prima.23′ st celli 5,5 esordio stagionale a due facce, con qualche buon anticipo ma con un grave errore sulla rete di Cohen, quando si fa bruciare sullo scatto da Lucca sul lato corto dell’area, poi sul traversone dell’ex palermitano l’attaccante israeliano anticipa Boben rendendo il passivo inaccettabile.

SALZANO 5,5 Mezzo voto in più per il rigore che si procura bruciando sullo scatto Marin su corner a mezza altezza di Furlan. Un voto in meno per il retropassaggio lento e corto che consente a Lucca di realizzare la terza rete avversaria, chiudendo di fatto il match a mezz’ora dalla fine. Ammirevole per alcune aperture col “contagiri” e per la duttilità tattica (mediano destro nel 4-2-3-1 poi play-maker centrale nel 3-5-2, infine tornante mancino nel 3-4-1-2). Senza quell’incomprensibile errore in disimpegno sarebbe stato tra i pochi a salvarsi nello schieramento iniziale.  

PALUMBO 6 Arpiona a fatica una sufficienza stiracchiata, alternando ottime giocate (compresi un paio di lanci perfetti per Partipilo a metà ripresa) a lunghe pause. Cerca generosamente di razionalizzare la manovra ma soffre molto il pressing feroce dei centrocampisti neroazzurri, tranne nella fase iniziale della prima frazione e in quella centrale della seconda.

FURLAN 6 Voto identico (sufficienza risicata) e giudizio analogo a quelli di Martella e Palumbo. Molto mobile sulla sinistra nel cuore del primo tempo, piazza alcuni buoni cross, compreso quello dalla bandierina da cui nasce il fallo da rigore di Marin su Salzano. Dopo l’intervallo cala drasticamente fino all’inevitabile sostituzione ad un quarto d’ora dalla fine.30′ st peralta s.v.

FALLETTI 6 Anche per lui una sufficienza strappata a fatica. Si accende e si spegne, alternando qualche buona giocata a lunghe pause, legate soprattutto alla pressione asfissiante dei mediani del Pisa. Poco prima dell’intervallo sfiora il palo sinistro con un tiro a giro dal limite con Nicolas immobile al centro della porta. Se avesse fatto centro avrebbe consentito alle Fere di approdare sul 2-2 all’intervallo, ma il calcio è fatto anche di centimetri. Nella ripresa arranca, con grande voglia e poco costrutto. Ed esce visibilmente contrariato.14′ st paghera 6 subentra per ristabilire i giusti equilibri in mezzo al campo e vi riesce, giostrando con ordine e lucidità come interno destro di una mediana a tre che annulla il gap atletico e tattico rispetto al reparto centrale avversario, gap peraltro molto evidente prima del suo ingresso in campo.

MAZZOCCHI 6,5 Gioca largo a destro (dunque senza alcuna possibilità di accentrarsi sul piede forte, ossia il destro) eppure è tra i più propositivi. Ha tecnica, corsa e temperamento, da sfruttare meglio in altre posizioni, forse più congeniali alle sue caratteristiche. In ogni caso nei primi 35 minuti si produce in qualche spunto pregevole e nella ripresa sfiora il gol di testa su cross di Partipilo. Merita altre chances. 

DONNARUMMA 5,5 Realizza la prima rete in rossoverde trasformando con un tiro centrale sotto la traversa il penalty guadagnato da Salzano (evidentemente sa che Nicolas tende a tuffarsi con lieve anticipo). Per il resto non si libera mai al tiro (a parte un destro altissimo intorno al venticinquesimo). E soprattutto (da qui la lieve insufficienza) “perde” De Vitis in occasione del corner che determina lo svantaggio iniziale. Un centravanti con la sua esperienza sulle palle inattive dovrebbe dare una mano ai propri colleghi del reparto arretrato ma se scopre il lato corto dell’area piccola finisce per metterli in difficoltà. Non a caso Sorensen (che però pochi secondi prima procura quel corner con un inutile intervento in scivolata) lo rimprovera platealmente.14′ st pettinari 6 si scalda durante l’intervallo ma viene gettato nella mischia un attimo dopo la terza rete avversaria, dunque a risultato ormai compromesso, ce la mette tutta, costringendo al fallo da ammonizione Leverbe e scodellando un bel cross dal lato corto dell’area avversaria, ma viene servito poco e male da una squadra che si spegne progressivamente poiché rassegnata alla sconfitta.   

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