A 4 giorni dalle scadenze federali del 16 dicembre, e sicuramente non è un caso che l’assemblea dei soci sia stata convocata con urgenza, in Ternana si è vissuta una giornata particolare che registra una nuova gestione con l’allontanamento di Tiziana Pucci ovvero quella del commercialista ternano, Fabio Forti. Una decisione che era nell’aria per le troppe conflittualità emerse nel corso dei primi mesi di vita della proprietà dei Rizzo. Troppi i dubbi emersi in sede contrattuale sia per quanto concerne Massimo Ferrero, come enunciato nella nota stampa, sia per quanto concerne alcuni aspetti riguardanti proprio il passaggio di proprietà effettuato con urgenza, come riportato nella nota, proprio per ottemperare in tempo utile alle scadenze del 16 settembre. Difformità emerse, però, in un secondo momento e che hanno guastato i rapporti tra Stefano Bandecchi e la famiglia Rizzo che ormai hanno assunto i contorni di una ” guerra ” a tutto tondo che rischia di guastare il futuro della Ternana Calcio e di lasciare sul campo, come ogni guerra, morti e feriti. Non assumono un carattere conciliatorio, infatti, le ultime dichiarazioni di Stefano Bandecchi e le frasi riportate nella nota stampa dei Rizzo per cui lo scontro potrebbe davvero portare a conseguenze che nessuno dei tifosi si augura. Ci vorrebbe in questa fase una buona dose di buon senso per giungere ad una conclusione mediata che possa essere soddisfacente per le parti evitando che a qualcuno possano essere addossate in sede giudiziaria responsabilità che potrebbero portare anche a provvedimenti eclatanti. I Rizzo nel comunicato accusano la controparte di scarsa chiarezza nel passaggio di mano della Ternana sottolineando come in sede di due diligence ci siano stati passaggi poco chiari come ad esempio quell’operazione di scorporo del terreno in cui dovrebbe sorgere la clinica e passato dal patrimonio della Ternana calcio a quello della Ternana Women per una cifra irrisoria. Certo si può obiettare che gli attuali proprietari della Ternana avrebbero dovuto avere una maggiore accortezza nel firmare l’atto del passaggio di proprietà e forse tante cose che al momento non tornano loro sarebbero state evitate. Certamente, purtroppo, non finirà qui la querelle ma resta l’interrogativo che preoccupa i tifosi ovvero quali possano essere le decisioni dei Rizzo in occasione della scadenza federale del 16 settembre. Dalla nota emessa dallo studio legale Morcella non emergono segnali chiarificatori ma ci si augura che la nomina di un ternano, il dottor Fabio Forti, chiamato ad amministrare e gestire la società rossoverde potrebbe evidenziare la volontà di continuare, anche se con spese ridimensionate. È difficile credere, insomma, che un ternano, tra l’altro professionista molto stimato, possa aver accettato un incarico con la prospettiva di portare la Ternana verso un’altra pesante penalizzazione, molto più consistente di quella che verrà affibbiata in data odierna dal Tribunale Nazionale Federale, e che porterebbe la società rossoverde verso il fallimento nell’anno in cui si celebra il centenario. Sarebbe uno smacco per i Rizzo, e non solo per loro, essere ricordati come coloro che hanno messo la parola ” The end ” alla storia centenaria della Ternana Calcio.