“Lui ha sofferto quanto me”: basta chiacchiere, il NO è definitivo, ma ha una precisa ragione
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I rifiuti nel mondo dello sport sono purtroppo all’ordine del giorno. Questo fa davvero molto male ma bisogna saperlo accettare
Nel mondo dello sport, soprattutto quello praticato ad altissimi livelli, non sempre tutto quello che abbiamo in animo o in mente di fare è realizzabile. A volte può capitare che qualcosa non vada per il verso giusto o che qualche contrattempo impedisca di portare a termine un torneo o un evento.
Infortuni, stress fisico e mentale, tensione emotiva, calo di condizione atletica: sono questi gli elementi principali e al tempo stesso le cause primarie di qualche sconfitta inattesa o comunque di una mancata vittoria.
In tutte le discipline sportive, sia individuali che di squadra, capitano spesso e volentieri i cosiddetti down, i periodi in cui il rendimento di un atleta non è quello che si desidera. E proprio per tale ragione è inevitabile compiere determinate scelte.
Nelle attività sportive di altissimo livello in questo inizio di terzo millennio la parola d’ordine dei campioni più acclamati è ‘selezionare‘. Operare una cernita degli eventi a cui prendere parte scartandone per forza altri.
Il NO è inappellabile, ma ora è tutto chiarito
La vicenda più discussa degli ultimi tempi a tal proposito ha coinvolto Jannik Sinner, il ragazzo d’oro del tennis italiano attualmente numero 2 del ranking Atp. Il campione altoatesino come tutti sanno ha annunciato ufficialmente il forfait in Coppa Davis.
Sinner non farà dunque parte della Nazionale italiana che dovrà difendere le ultime due vittorie consecutive ottenute anche, se non soprattutto, grazie allo straordinario contributo fornito proprio dall’atleta di San Candido.

C’è la difesa a spada tratta, tifosi spiazzati
Sinner non sarà dunque a Bologna per la fase finale del torneo che assegna la prestigiosa insalatiera d’argento, avendo preferito concedersi una settimana di riposo per ricaricare le batterie in vista della prossima stagione. “È stata una decisione sofferta, ma qualche giorno in più fa tutta la differenza del mondo”, la spiegazione di Sinner.
Una spiegazione che ha convinto in pieno il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi: “Sinner è di uno spessore umano altissimo – le parole di Binaghi -. Ci sono state troppe polemiche per la sua decisione. La scelta è stata tanto sofferta per lui quanto per me, Jannik prima che un grande campione è un ragazzo straordinario come tutti i nostri tennisti nei primi 100. Un esempio da seguire”.
