“Non c’è due senza tre”: Juve, batosta clamorosa, le casse piangono, ora non si può più sbagliare
Damien Comolli - Foto Instagram - Ternanatime.com

Per la Juventus non c’è pace, non sono tollerati altre stagioni negative, il club deve cominciare a incassare, gli investimenti non pagano
La Juventus non vince il campionato da sei stagioni. Dopo il triennio con Max Allegri in panchina, intermezzato dalle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e dalla crisi societaria, la scelta è ricaduta su Thiago Motta.
In sinergia con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, i vertici hanno deciso di non badare a spese per rinforzare l’organico, convinti che tali investimenti avrebbero ripagato sotto il profilo sportivo.
Il progetto si è interrotto ancora prima della conclusione della scorsa Serie A, con la nomina di Igor Tudor come sostituto, e con il pass per la Champions League da staccare. L’obiettivo minimo è stato raggiunto e ciò ha spinto la società a confermare il mister croato.
La rivoluzione è avvenuta in altri comparti, con l’arrivo di Damien Comolli nel ruolo di direttore generale. Il francese ha avuto pochi margini di manovra sul mercato, a causa di una serie di obblighi di riscatto da esercitati e stabiliti da accordi stipulati dal predecessore Giuntoli.
La breve parentesi di Tudor al timone della Juventus
Tudor si è trovato così a gestire una rosa composta da profili che non sono stati voluti e che non si adattavano al suo gioco. La sessione estiva si è conclusa con dei nuovi arrivi in attacco, mentre le altre zone del campo non hanno visto sostanziali cambiamenti.
Dopo un avvio incoraggiante, con tre vittorie in altrettante partite, i bianconeri non sono riusciti a vincere nelle successive otto. Un ruolino di marcia che ha reso inevitabile fare saltare un’altra panchina. In attesa di scoprire chi sarà a prendere il posto di Tudor, ciò che emerge è un quadro drammatico dal punto di vista finanziario.

I conti della Juventus sono sempre più rossi, ecco perché
Infatti, la Juventus dovrà pagare gli stipendi degli ultimi due allenatori, pari a 25 milioni di euro lordi, da inserire a bilancio. Con la nomina di un altro tecnico, sono tre, adesso, sotto contratto. Nell’ultimo triennio le perdite complessive sono state di 381 milioni. Confermare un piazzamento Champions risulta essenziale per evitare dei sacrifici in uscita, come la cessione di Yildiz.
A marzo c’è stato un aumento di capitale di 15 milioni, replicato poi a fine giugno, complice l’assenza di plusvalenze. La speranza della Juventus è che per Motta e Tudor arrivi presto la chiamata di un altro club.
