STADIO-CLINICA, BANDECCHI RICHIAMA LA PRESIDENTE PROIETTI AD UN CORRETTO COMPORTAMENTO ISTITUZIONALE – VIDEO
La saggia proposta dell’ex sindaco Leonardo Latini
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Alla vigilia di una partita importante per la Ternana, quella con l’Arezzo, continuano le prese di posizione e le polemiche sulla decisione della Regione Umbria di ricorrere al Tar per decidere sulla legittimità del Progetto Stadio Clinica. Nel mirino dei tifosi, ma non solo, la presidente della regione, Stefania Proietti, e i componenti della giunta che hanno firmato quell’atto in cui viene messo in discussione la legittimità del progetto. E dopo i tentativi di chiarimento della Proietti in serata Stefano Bandecchi ha pubblicato un post sui social in cui tra le altre cose afferma che ” la presidente ha commesso una serie di errori politici e di non rispettare il corretto rapporto istituzionale tra la Regione e il Comune di Terni” e ha rilanciato con ” stai creando una situazione sempre più confusa “. Nel suo post, poi, Bandecchi ha affermato che nella giornata di domani convocherà la proprietà della Ternana e i suoi legali per discutere le azioni da portare avanti prossimamente per ” un confronto necessario per capire come tutelare la società, che in questa vicenda è parte lesa “. Vi proponiamo il video integrale in cui il sindaco si rivolge alla presidente facendole notare la confusione che si sta creando intorno al problema e che il clima che si è creato le potrebbe ripercuotersi contro.
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Intanto l’ex sindaco, Leonardo Latini, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post apprezzabile in cui richiama tutti alle proprie responsabilità suggerendo la convocazione di un tavolo mettendo da parte ideologie e divisioni partitiche perchè la soluzione si può trovare senza ” far degenerare tutto in una guerra che rischia di affossare il progetto“. Quello che segue è il suo post integrale.
“ Nel progetto Stadio-Clinica ci ho sempre creduto, tantissimo. Basti pensare che all’epoca, grazie al grande sforzo degli uffici comunali, il Consiglio Comunale dette il via libera al progetto (dichiarando il pubblico interesse) a tempo di record, era il lontano maggio 2021. Ricordo bene anche la delusione quando leggemmo gli esiti della conferenza dei servizi decisoria nel 2022. Però ci rimboccammo le maniche per rimettere in piedi le cose e assicurarci una nuova programmazione sanitaria che andasse bene per tutta la nostra città. Fu la prima volta che la Regione Umbria cambiò davvero rotta su Terni per la sanità, sia pubblica che privata.
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Adesso siamo a un punto cruciale: o troviamo un accordo sensato, o finiamo per far degenerare tutto in una guerra che rischia di affossare l’intero progetto. Le soluzioni, nel pieno rispetto delle regole, ci sono. Occorre mettersi a tavolino, tra istituzioni, con la giusta serietà e competenza e andare a vedere in primo luogo se c’è ancora la volontà della Regione di venire veramente incontro alle necessità di Terni, poi individuare la strada – che c’è – da intraprendere. Ma, per fare questo, occorre mettere gli interessi di tutta la città davanti a quelli dei singoli o delle fazioni, accantonando preclusioni ideologiche e logiche di campanile incentrate sul capoluogo di Regione. Facciamolo per Terni.
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