“Io lo chiamo ‘mister Tudor: la frase ‘virale’ di Cesc è il titolo di coda in bianconero I Ecco chi prende il suo posto
Igor Tudor - Screen YouTube - Ternanatime.com

La parentesi di Igor Tudor al timone della Juventus è al capolinea, la frase di Fabregas sancisce la fine del ciclo del croato
La Juventus ha subito la prima sconfitta stagionale a Como. I padroni di casa hanno vinto con merito, trascinati da un Nico Paz in stato di grazia, autore dell’assist del gol di Kempf e della pregevole rete del raddoppio, con una conclusione a giro che ha trafitto Di Gregorio.
I lariani si sono dimostrati superiori in particolare a centrocampo e hanno approfittato della fragilità difensiva dei bianconeri, orfani di Gleison Bremer. Igor Tudor ha cercato di contenere la qualità del reparto offensivo degli avversari schierandosi a quattro dietro ma il cambio di modulo non ha sortito gli effetti sperati.
Una battuta d’arresto preoccupante, che fa seguito a tre pareggi di fila in campionato. La posizione del tecnico croato non è più salda e i risultati delle prossime partite saranno decisive per capire se proseguire con lui o se cambiare allenatore.
L’appartenenza al DNA bianconera sembra non bastare per trasmettere allo spogliatoio le giuste motivazioni. L’attacco non punge e la costruzione del gioco non sembra fluida. Il poco tempo a disposizione per preparare le partite rischia di pesare.
Tudor è sempre più sotto pressione, la sua panchina è in bilico
Alla vigilia della trasferta in riva al lago, Tudor ha espresso una certa invidia nei confronti del collega, che a Como ha pieni poteri sul mercato e può contare su una proprietà che ha un budget importante: “Il Como è una finta piccola, ha investito tanto e i giocatori li ha scelti tutti l’allenatore, una bella cosa“.
La pronta risposta di Cesc Fabregas non si è fatta attendere ed è avvenuta nel post partita, con la soddisfazione per i tre punti e l’aggancio in classifica.

La replica di Fabregas non si è fatta attendere
Il tecnico spagnolo ha replicato così: “Tudor ha detto che ho preso i giocatori che volevo, ma forse non gli hanno spiegato bene le cose. Lui mi ha chiamato l’allenatore del Como ma io, con rispetto, lo chiamo mister Tudor. Lui deve vincere sempre con la Juventus, noi no, facciamo un altro mestiere“.
La storia e il blasone della Vecchia Signora non è equiparabile a quella del Como, che è tornato in Serie A lo scorso anno e che sta costruendo un progetto che punta alla valorizzazione dei giovani, senza lo stress di risultati immediati. Tudor dovrà tornare alla vittoria, altrimenti sono già pronti Mancini o Palladino per prendere il suo posto.
