“Ho fatto il calciatore per caso”: il nazionale svela tutto I “Voglio tornare in Serie A”
Il logo della Serie A - Foto dalla pagina Facebook della Lega - Ternanatime.com

Il bomber della Nazionale sogna di tornare presto protagonista in Serie A, il suo desiderio è stato espresso in una recente intervista
La Serie A prosegue all’insegna dell’equilibrio, con una classifica corta e diverse squadre che sembrano avere le carte in regola per lottare per il vertice. E se la tenuta della linea difensiva è spesso un fattore determinante per decretare il club che poi diventa campione d’Italia, potere disporre in rosa di un centravanti in grado di garantire un importante bottino realizzativo è un fattore altrettanto decisivo.
Negli ultimi anni sono poche le punte che hanno superato le 20 reti, sia per il turnover maggiore, dettato dalla partecipazione alle coppe europee, sia per una costruzione del gioco che comporta l’apporto in fase offensiva di più interpreti.
L’epopea d’oro della Serie A sono stati gli anni ’90. Dopo l’entusiasmo scaturito dall’organizzazione dei Mondiali, il campionato italiano è diventato la meta dei sogni dei principali top player del periodo, che militavano anche nei club minori pur di partecipare al torneo.
Il Parma ha raggiunto traguardi importanti anche a livello europeo e lo ha fatto grazie alla capacità della dirigenza di scovare talenti che si sono poi consacrati in Emilia.
Una carriera da top player, ha fatto la storia della Nazionale
Tra di loro vi era un attaccante che è arrivato in Italia dal River Plate. Lui è Hernan Crespo, raggiunto da Lautaro Martinez nella classifica dei cannonieri dell’Argentina, a quota 35 reti.
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua nuova vita da allenatore: “Faccio sempre l’esempio di un professore di scuola che ha la responsabilità dell’istruzione di un’intera classe. Io mi sento così quando dirigo un allenamento“.

Vuole tornare in Italia ma in panchina
Il suo desiderio per il futuro è il seguente: “Allenare una squadra europea, magari. Anzi: italiana. Sarebbe la chiusura del cerchio. Intanto devo pensare al San Paolo“.
Ma c’è una piazza che non dimentica, con cui ha anche chiuso la carriera da giocatore: “A Parma ho vinto parecchio, mi hanno fatto diventare un centravanti di livello mondiale. Mi viene da ridere se penso che, quando feci il provino per il River Plate, non immaginavo di diventare un calciatore. Ero andato lì per accompagnare un amico e mi ritrovai a giocare la partitella“.
