Stadio San Siro STOP: non si può giocare, non ha gli standard I Milanisti e interisti furibondi, il ‘tempio del calcio’ chiude
Lo stadio Meazza è stato venduto ad Inter e Milan - Wikicommons - Ternanatime.com
Da qualche giorno è ufficiale la vendita dello stadio Meazza da parte del Comune a Inter e Milan. Non tutto però va per il verso giusto
Nonostante le enormi pressioni esercitate da associazioni ambientaliste e da comitati di cittadini ben presenti sul territorio, l’Assemblea Comunale di Milano ha approvato la vendita dell’area in cui è presente lo stadio Meazza ai due club della città.
Inter e Milan potranno così costruire un nuovo impianto in zona San Siro e procedere contestualmente alla graduale demolizione dello stadio che da circa 70 anni ospita gli incontri casalinghi di nerazzurri e rossoneri.
Si tratta di una svolta significativa per le due società che potranno così disporre di uno stadio di proprietà di cui dividere equamente incassi e guadagni extra. Infatti com’è noto Inter e Milan cogestiranno lo stadio che sorgerà nei prossimi anni e il cui progetto sembra già in fase avanzata.
Come tutti i grandi club d’Europa anche in Italia ci si sta finalmente avviando alla realizzazione di impianti nuovi di zecca molto più funzionali, accoglienti e a misura di tifoso. Stadi che tra l’altro possono consentire alle società di accrescere i propri ricavi.
San Siro verso la chiusura, non ci si potrà più giocare
Il nuovo stadio è in una fase avanzata di progettazione e secondo le intenzioni delle due proprietà – i fondi americani Oaktree e Red Bird – dovrebbe aprire al pubblico tra la fine del 2029 e l’inizio del 2030.
Una data ambiziosa, ammesso e non concesso che l’iter amministrativo e giudiziario non subisca importanti contrattempi. Il cronoprogramma prevede che la costruzione del nuovo stadio possa iniziare nella prima metà del 2027 nell’area dei parcheggi dell’attuale Meazza.
La FIGC gela i tifosi di Inter e Milan
Chi sperava però che il nuovo stadio di San Siro fosse in grado di ospitare qualche gara degli Europei del 2032 resterà profondamente deluso. Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha infatti gelato le speranze di tifosi e dirigenti.
Il numero uno di Via Allegri è esplicito: “In questo momento San Siro non ha gli standard per ospitare l’Europeo, siamo noi a dirlo. Con la Roma invece abbiamo fatto un incontro e ho notato massima disponibilità del sindaco Gualtieri e tanta voglia da parte della proprietà giallorossa. Ho buone speranze, sono molto fiducioso“. Insomma, Roma sì e Milano no.