“Assolutamente no: è una violazione dell’autonomia dello sport”: TERREMOTO IN FIGC, la Commissione indipendente fa tremare il palazzo
Attacco durissimo della FIGC - Wikicommons - Ternanatime.com
Le polemiche nel calcio italiano sono all’ordine del giorno, in questo caso la Federcalcio lancia un allarme sull’autonomia dello sport
Il momento che sta attraversando il calcio italiano non è certamente dei più facili. La prospettiva di disputare i playoff per centrare la qualificazione ai prossimo Mondiali del 2026 non è proprio esaltante, soprattutto alla luce degli ultimi precedenti.
Il prossimo 21 novembre sono in programma i sorteggi e in quella occasione la Nazionale italiana conoscerà il nome della squadra con cui dovrà vedersela in semifinale. Prima di arrivare ai playoff gli azzurri sono chiamati a chiudere in bellezza il proprio girone.
Neanche fuori dal campo tutto procede nel migliore dei modi. Da qualche mese a questa parte è in atto un confronto serrato e non privo di frizioni tra i vertici della Federcalcio e il Ministro dello Sport, Andrea Abodi.
In ballo c’è il futuro dello sport più amato dagli italiani atteso da delicatissime sfide da qui ai prossimi anni da affrontare nel migliore dei modi. In primis l’organizzazione degli Europei del 2032 in tandem con la Turchia, ma non solo.
La FIGC si oppone, non si può andare avanti
Una delle questioni più delicate riguarda il controllo sui bilanci dei club, una questione più urgente che mai in seguito alla vicenda del blocco totale di mercato imposto alla Lazio l’estate scorsa.
Proprio a tal proposito all’inizio di questo mese di ottobre si è insediata la nuova Commissione indipendente per il controllo dell’equilibrio economico finanziario delle società sportive professionistiche di calcio e basket che ha a tutti gli effetti preso il posto della Covisoc.
Gravina sbotta: “Salta l’autonomia dello sport”
Su questo tema il presidente federale Gabriele Gravina ha lanciato un vero e proprio allarme: “Ho ribadito la mia assoluta contrarietà al principio secondo il quale le spese di gestione della Commissione siano in capo alla FIGC. Si tratta – il j’accuse di Gravina – di una gravissima violazione dell’indipendenza e autonomia dello sport. Pur accettandolo, perché non c’è nessun arroccamento, lo contesto“.
Gravina fa riferimento a delle cifre concrete: “Ritengo non condivisibile l’idea che siamo passati da un costo di gestione ordinario di base di 300 mila euro a 3,5 milioni di addebito. Per fortuna con il ministro Abodi c’è un dialogo aperto per trovare delle soluzioni“. Staremo a vedere…