“Volevo restare alla Roma, ma la società…”: l’ex giallorosso sputa fuori il rospo I “Sono stati chiarissimi”
Dan Friedkin è proprietario della Roma dal 2020 - LaPresse - Ternanatime.com

La storia della Roma è piena zeppa di calciatori che dopo l’addio alla Capitale hanno rivelato i retroscena legati al loro trasferimento
Non si contano e non potrebbe essere altrimenti i calciatori che nella storia della Roma hanno lasciato la Capitale dopo aver lasciato un segno importante e profondo. Giocatori che nel momento del loro addio sono stati accompagnati a malincuore fuori dai cancelli di Trigoria.
Del resto quella giallorossa è una tifoseria calda e passionale che sa come affezionarsi a chi offre grandi prestazioni con la maglia della Roma addosso. E negli ultimi anni non sono pochi i giocatori importanti che hanno lasciato il segno sulla sponda romanista del Tevere.
A maggio del 2022 il club capitolino ha vissuto una delle pagine più esaltanti della sua storia recente, vale a dire la conquista della prima edizione della Conference League nella finale di Tirana contro gli olandesi del Feyenoord.
Era presente in quell’occasione, anche se fu costretto a chiedere il cambio dopo una manciata di minuti a causa di un problema muscolare, un centrocampista che di lì a poco avrebbe fatto le fortune dell’Inter di Simone Inzaghi.
La Roma nel cuore, 3 anni a dir poco esaltanti
Stiamo parlando di un campione con la C maiuscola, uno che nel suo Paese d’origine, l’Armenia, è un’autentica leggenda vivente. Parliamo di Henrikh Mkhitaryan che qualche giorno fa dal palco del Festival dello Sport di Trento è tornato a parlare del suo stretto e sincero legame con i colori giallorossi.
“Tutto è iniziato a metà agosto nel 2019 quando mi chiamò Raiola e mi disse: ‘Dobbiamo andare via perché non sei felice. Preferisci Milan o Roma?‘. Gli risposi: ‘Beh, in questo caso meglio andare a Roma’. L’accoglienza è stata una cosa pazzesca. Ho vissuto pure quel momento e sono molto grato. La piazza è molto calda e la gente è pazza, in senso positivo. Ho ritrovato la felicità e il piacere di giocare a calcio. Dal primo giorno è andato tutto benissimo“.

L’addio non era previsto, svelato il retroscena
Dopo tre stagioni di alto livello però le strade dei giallorossi e di Mkhitaryan si sono separate ed è lo stesso centrocampista armeno a spiegare come e perché: “Tutto è iniziato dopo il mio secondo anno alla Roma, quando ho avuto quella chiamata di Ausilio“.
“Dopo quella telefonata – ha proseguito l’ex Manchester United – non ci siamo più sentiti ma alla terza stagione alla Roma avrei dovuto rinnovare il contratto: Tiago Pinto sapeva che mi piaceva la città e che volevo finire la carriera là. Dopo aver giocato contro l’Inter mi ha richiamato Ausilio e a quel punto ho detto sì perché la Roma non era stata molto chiara con me”.
