“A Roma, prima di ogni partita, veniva nella mia stanza e…”: Nainggolan confessa tutto senza imbarazzi I Rudi Garcia glielo permetteva
L'ex centrocampista della Roma Radja Nainggolan - LaPresse - Ternanatime.com

Radja Nainggolan è stato uno dei centrocampisti più forti della sua generazione e nella Roma allenata da Rudi Garcia ha dato il meglio di sé
L’ex direttore sportivo della Roma Walter Sabatini a gennaio del 2014 mise a segno uno dei colpi di mercato più importanti della sua carriera, acquistando per una cifra complessiva vicina ai 30 milioni di euro Radja Nainggolan.
Il dirigente umbro riuscì a strappare al Cagliari e a un’agguerrita concorrenza il fortissimo centrocampista belga di origini indonesiane che per quattro stagioni e mezza ha fatto le fortune del club giallorosso all’epoca presieduto da James Pallotta.
Numero 4 sulle spalle, un dinamismo e una ferocia agonistica fuori dal comune abbinati a una tecnica di prim’ordine: questo e tanto altro è stato Nainggolan, che nel 2016 ebbe la forza di rifiutare il possibile trasferimento al Chelsea di Antonio Conte.
Nell’estate del 2018 l’ex idolo dei tifosi del Cagliari disse fu costretto a lasciare la Capitale: il nuovo direttore sportivo giallorosso, lo spagnolo Monchi, lo vendette all’Inter in cambio di 22 milioni di euro e il cartellino di Nicolò Zaniolo.
Nainggolan e il rapporto con Garcia
Nel corso della sua quadriennale esperienza a nella Capitale Nainggolan ha lavorato con due tecnici italiani come Luciano Spalletti ed Eusebio Di Francesco, ma il suo primo allenatore è stato un francese che di recente si è rivisto in Italia sulla panchina del Napoli.
Stiamo parlando di Rudi Garcia, che a Roma arrivò nell’estate del 2013 rimanendovi fino a dicembre 2015. Oggi l’allenatore di Nemours è il commissario tecnico del Belgio ma il suo lavoro non piace granché ai tifosi che da mesi gli rivolgono pesanti critiche. Nainggolan però prende le sue difese.

Rudi Garcia, la difesa a spada tratta di Nainggolan
Nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni del portale belga Sudinfo, l’ex centrocampista di origini indonesiane ha rivelato qualche curioso aneddoto proprio risalente al periodo in cui entrambi erano a Trigoria.
“Garcia veniva sempre nella mia stanza per darmi un po’ più di motivazione. Cosa che tra l’altro, faceva anche con tutti gli altri giocatori. Quando un allenatore ti rende felice e ti fa sentire importante in un gruppo ti sbellichi dalle risate con lui“. Ora però la missione dell’ex tecnico romanista consiste nel centrare la qualificazione ai Mondiali del 2026, impresa ampiamente alla portata di una Nazionale forte come quella belga.
