“Basta, io me ne vado”: il nazionale lascia il ritiro e attacca il mister I La Federazione: “è inaccettabile”
Il pallone del Mondiale 2026 - Foto Instagram - Ternanatime.com

Il giocatore della Nazionale abbandona il ritiro e critica il commissario tecnico, la Federazione difende l’allenatore
I campionati si sono interrotti per lasciare spazio agli impegni delle varie Nazionali, nei gironi di qualificazione ai Mondiali del prossimo anno. La situazione è delineata in molti casi, con l’Italia che sarà costretta agli spareggi per evitare la terza esclusione di fila.
La Norvegia ha battuto in scioltezza anche Israele e ha una differenza reti nettamente superiore rispetto agli azzurri, con la vittoria contro i rivali che sarebbe, di conseguenza, ininfluente ai fini della classifica.
E così le prossime partite saranno dei test utili per capire su chi puntare in vista di una doppia sfida che deciderà le sorti anche dei vertici della Federazione, con Gennaro Gattuso che avrà poco tempo per migliorare i suoi dal punto di vista tattico.
Tra i possibili avversari, la più tosta, sulla carta, è una Nazionale allenata proprio da un italiano, che ha a disposizione alcuni dei migliori giocatori della serie A, da Kenan Yildiz ad Hakan Calhanoglu.
La Federazione condanna l’atteggiamento del giocatore della Nazionale
La Turchia disputerà i play-off, dato il secondo posto nel girone, alle spalle della Spagna. A niente è servita la netta vittoria in Bulgaria ma a fare discutere è l’esclusione dalla lista dei convocati da parte di Ozer, portiere del Lille che ha parato tre rigori alla Roma nell’ultima giornata di Europa League.
Ozer ha lasciato il ritiro, al suo ritorno a Istanbul, senza autorizzazione da parte dello staff tecnico, un comportamento che la Federazione ha ritenuto inaccettabile.

L’allenatore è al centro della bufera, non ha rispettato la richiesta del suo calciatore
Ozer non è rimasto a guardare e ha risposto a tono sui propri social, criticando Vincenzo Montella: “Ho detto che, se non fossi stato convocato, sarebbe stato meglio che trascorressi quel periodo a riposarmi e a seguire un trattamento. Chi prende le decisioni nella squadra del mio Paese, che rappresento con orgoglio all’estero, non era motivato nè alla performance nè alla volontà di vincere“.
Il risultato ha dato ragione all’ex allenatore della Fiorentina ma in patria l’episodio è diventato un vero caso, con l’estremo difensore che rischia di non indossare più la maglia della propria Nazionale e a dovere rinunciare alla partecipazione al Mondiale.
