“Deve avere rispetto, anche perché guadagna milioni”: l’AD lo brucia secco, il francese è nei guai fino al collo adesso
FIGC, il logo - Foto Lapresse - Ternanatime.com

L’AD si scaglia contro il francese per una dichiarazione che non ha gradito, risponde a tono e chiede rispetto per il ruolo che svolge e per cui è retribuito
Il campionato si è preso una pausa per lasciare spazio agli impegni delle varie Nazionali e sono molti i giocatori che hanno lasciato i ritiri dei club in cui militano per disputare match validi per staccare il pass per il Mondiale della prossima estate.
Tra le squadre che si sono messe in mostra in questo inizio c’è il Milan di Max Allegri che ha inanellato un filotto di vittorie e di buone prestazioni che hanno consentito ai rossoneri di candidarsi per un ruolo da protagonista.
Il tecnico livornese può contare su un centrocampo di livello, composto da giovani di talenti e da profili d’esperienza, a partire da Luka Modric che ha scelto il Milan per concludere la propria carriera, dopo una lunga e fortunata parentesi tra le fila del Real Madrid.
A disposizione dell’ex mister della Juventus anche un top player che ha già avuto modo di allenare a Torino, un francese che è stato valorizzato al massimo da Allegri stesso e a cui lo lega un rapporto di profonda stima.
L’accusa del giocatore transalpino scuote l’intero sistema
Lui è Adrien Rabiot che, nelle ultime ore, ha definito folle la scelta di giocare la partita tra il suo Milan e il Como in Australia. Non si è fatta attendere la risposta dell’amministratore delegato della Lega Serie A.
Con fermezza ha ribadito alcuni punti focali: “Si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un’attività, cioè giocare a calcio“.

Uno sfogo che non è stato gradito e la reazione è stata immediata
L’AD sottolinea che a decidere è la società di cui è tesserato: “Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che è il suo datore di lavoro che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all’estero“.
Una proposta che ha destato diverse perplessità ma che può aprire futuri scenari interessanti: “La sfida organizzativa è complicata, le ore di volo sono tante ma si viaggia su una business class dall’altra parte del Mondo, cosa che le squadre fanno stabilmente“.
