Ternana, qualche piccolo miglioramento dalla prova di Forlì
È il centrocampo che non riesce ancora ad esprimersi adeguatamente
Alexis Ferrante, in una foto di Alberto Mirimao, l’autore del gol del pari a Forlì
PUBBLICITÀ

Un pareggio in rimonta, contro una matricola che in casa ha vinto 3 partite su 4 disputate non va disprezzato ma ci si aspettava qualcosa di più sul gioco da parte della Ternana. Meglio rispetto a Ravenna ma ancora troppo imprecisi, troppo poco propositivi e con troppi lanci rinunciando ad attuare una manovra più efficace da centrocampo in sù per mettere in condizioni gli attaccanti di rendersi pericolosi. Ed è proprio il centrocampo che ad oggi è, a nostro avviso, il reparto che ha bisogno di una rivisitazione perché così com’è concepito non riesce ad essere decisivo per l’esito di una partita. Troppo approssimativo, con tanta corsa da parte di Vallocchia non sorretto adeguatamente da Tripi o da Garetto ma soprattutto mancante di qualità.
PUBBLICITÀ

Questione di modulo o di caratteristiche dei giocatori? A nostro avviso un po’ dell’una e dell’altra ipotesi che solo Liverani, però, dovrà analizzare e risolvere, se ci riuscirà, con gli uomini che oggi ha a disposizione. Certo che un centrocampo con due centrocampisti si è destinati a subìre la superiorità numerica degli avversari in quel reparto e, perdipiù, rinunciando ad un calciatore che potrebbe avere più degli altri le qualità per fungere da regista. Tutto questo anche per facilitare il compito degli attaccanti poco serviti e con pochi palloni giocabili. E non sempre può metterci una pezza Ferrante che anche a Forlì con il suo magnifico tiro ha “regalato” un meritato pareggio alle Fere. Tutto quanto precede, però, senza fare della polemica gratuita perchè ci si deve ricordare delle paure, delle ansie del paventato fallimento, delle difficoltà nel costruire una rosa adeguata con le poche risorse disponibili.
PUBBLICITÀ

