Lazio, che dramma: i medici sono stati chiarissimi: “Tenetelo rigorosamente in isolamento” I Proceduta d’urgenza, Lotito ancora non ci crede
Problemi in vista per il presidente della Lazio Lotito - Wikicommons - Ternanatime.com

In casa Lazio i problemi non finiscono mai. Il presidente Lotito non sa più che fare visto che anche lui è andato incontro a dei guai fisici
Non è certo una stagione facile per la Lazio. I problemi in casa biancoceleste hanno avuto inizio l’estate scorsa quando l’organo della Federcalcio dedito al controllo dei bilanci dei club ha stabilito il divieto per la società biancoceleste di operare in entrata.
Come se non bastasse già nel corso della preparazione estiva gli infortuni hanno iniziato a falcidiare la rosa a disposizione di Maurizio Sarri: una sequela di problemi piuttosto seri proseguita nel corso del primo scorcio d’autunno.
La Lazio si è così ritrovata e si ritroverà nelle prossime settimane a dover affrontare partite di grande importanza, sfide di alto livello contro avversarie del calibro di Atalanta e Juventus, senza pezzi da novanta come Nicolò Rovella e Mattia Zaccagni.
Insomma, l’atmosfera che si respira all’interno del club capitolino non è delle migliori. Anche perché secondo le ultime indiscrezioni anche a gennaio la dirigenza non potrà operare in sede di mercato come vorrebbe.
Il racconto è da brividi, un incubo in casa Lazio
A proposito di problemi fisici lo stesso Lotito ha trascorso qualche giorno in ospedale alla fine dell’estate a causa di non meglio precisati problemi di salute. “Ci mancava anche questa“, il commento di parecchi tifosi nelle radio locali e sui social.
Chi ha attraversato un periodo drammatico è stato invece uno degli attaccanti più apprezzati dal pubblico, che l’estate scorsa ha dovuto affrontare un nemico tanto silenzioso quanto infido e sgradito, una malattia non gravissima ma a dir poco fastidiosa come la mononucleosi.

Due settimane in isolamento, non era mai successo
In un’intervista rilasciata al portale danese sport.tv2.dk l’esterno Gustav Isaksen ha raccontato la sua drammatica esperienza: “Sono impazzito perché sono rimasto sdraiato a guardare il soffitto per 14 giorni senza sapere quando sarei potuto tornare alla mia normale vita quotidiana“, il racconto dell’attaccante laziale.
“Ho iniziato ad avere molto freddo e un forte mal di gola. Credevo fosse solo un’influenza ma poi ho iniziato a sentirmi sempre peggio. Sono andato direttamente in isolamento per 14 giorni presso le strutture del club, dove sono stato monitorato da un medico. Temevano che potessi contagiare i miei compagni quindi non hanno corso rischi. Sono state settimane difficili – ha concluso Isaksen -. In fondo è stato come tornare ai tempi del coronavirus“.
