“Quando è il momento di azzannare, va ammazzato”: bufera al Max, Allegri ’squalificato’ immediatamente

Max Allegri è stato criticato da molti per alcune dichiarazioni inappropriate, rischia una sanzione da parte del giudice sportivo

Per Max Allegri il ritorno all’Allianz è stato emozionante. Dopo otto stagioni al timone della Juventus, il tecnico livornese ha affrontato da avversario i bianconeri con il suo Milan. La partita non è stata altrettanto ricca di spunti, con poche occasioni e parecchi errori da ambo le parti.

Il pareggio a reti inviolate è il risultato più giusto, smuove la classifica e porta i due club al riposo, per gli impegni delle Nazionali, con alcuni segnali positivi e diversi aspetti da migliorare.

La scelta di puntare su Gimenez non ha sortito gli effetti sperati, nonostante la buona prestazione del messicano. Rafael Leao è entrato a mezz’ora dal termine, ha avuto due ghiotte chance di battere Di Gregorio ma ha concluso in modo impreciso.

Dopo avere battuto il Napoli, il Milan aveva la chance di dare un ulteriore importante segnale al campionato, interrompendo l’imbattibilità della Juventus. Il principale rammarico è rappresentato dal rigore fallito da Pulisic che ha calciato il suo tiro dagli undici metri alto sopra la traversa.

Un punto che sta stretto ad Allegri, il Milan aveva la partita in mano

Allegri, nel post partita, si è detto soddisfatto della prova dei suoi e ha sottolineato la crescita nella ripresa: “Nel secondo tempo siamo cresciuti fisicamente con diverse occasioni, anche se ha fatto una gran parata Maignan. Il lato positivo è che non abbiamo preso gol e continuiamo la striscia positiva“.

La vetta è distante solo due lunghezze, l’avversario era insidioso e avere contenuto un attacco prolifico come quello bianconero è un merito da sottolineare.

Non doveva esprimersi con questi termini, Allegri è squalificato

Allegri ci ha tenuto, però, a ribadire che la partita poteva essere vinta con un po’ più di cattiveria: “Il punto di stasera lo portiamo a casa, ma quando c’è il momento di azzannare l’avversario, va ammazzato“.

Le parole utilizzate non sono state gradite da alcuni tifosi sui social e ritenute inappropriate, in un periodo complicato, con due conflitti in corso, in Ucraina e a Gaza, e il clima di guerra generale. L’invito è stato di abbassare i toni, con una “squalifica” verbale.