“Mister, torna, possiamo ricucire tutto”: clamoroso, PALLADINO-FIORENTINA, il ritorno I “Chiamato in piena notte” a furor di popolo

I tifosi della Fiorentina sono delusi dal ritorno di Pioli. I pessimi risultati avrebbero convinto la dirigenza a richiamare Palladino

L’entusiasmo era unanime e ha convolto tutto l’ambiente. La decisione del presidente della Fiorentina Rocco Commisso di puntare sull’esperienza di Stefano Pioli dopo aver incassato l’addio a sorpresa di Raffaele Palladino è stata accolta nel migliore dei modi dall’intera tifoseria.

In fondo, si diceva nel capoluogo toscano nei giorni successivi alle dimissioni dell’allenatore campano, non si poteva compiere scelta migliore del ritorno in grande stile del tecnico che alla guida del Milan ha conquistato uno scudetto e una semifinale di Champions League.

Una campagna acquisti di buon livello sembrava fare da preludio a un’annata ricca di soddisfazioni per il popolo viola. Invece l’inizio di stagione è stato a dir poco scioccante tanto che in cinque giornate Kean e compagni hanno conquistato la miseria di 3 punti.

Due sconfitte e tre pareggi non sono certo un ruolino di marcia all’altezza delle aspettative e delle ambizioni della Fiorentina. Tanto che in città tra i tifosi si sta facendo strada l’ipotesi di un clamoroso ritorno in di Raffaele Palladino.

Addio a Pioli, non ci sono le condizioni per andare avanti

Sulle piattaforme social ma soprattutto nei vicoli e nei bar di Firenze non si parla d’altro, vale a dire del ritorno del tecnico campano che dopo le dimissioni rassegnate a sorpresa a giugno scorso è ancora senza squadra.

Pioli ha deluso la maggioranza dei sostenitori della Fiorentina, sia per alcune scelte di formazione che per l’assetto tattico della squadra tutt’altro che convincente. Con Palladino i viola sono stati a lungo in corsa per un posto in Champions, sfumato solo nelle ultime giornate di campionato.

I tifosi sperano nel ritorno di Palladino

Il maggiore ostacolo a un ritorno di Palladino è il rapporto, di fatto inesistente, con una parte della dirigenza viola. Non è un mistero che tra l’ex allenatore del Monza e il direttore sportivo Daniele Pradé non corra buon sangue.

Anzi, la causa scatenante delle sue dimissioni è proprio la rottura definitiva con l’ex dirigente della Roma. Di conseguenza il presidente Commisso non ha altra scelta che andare avanti con Pioli sperando in un ritorno della squadra ai livelli di prestazioni e risultati che le competono.