ADDIO “papà”: lutto nel mondo del calcio, l’arbitro piange la sua scomparsa I Cordoglio unanime da tutti
Il mondo arbitrale perde un suo grande protagonista - Wikicommons - Ternanatime.com

Il mondo del calcio dice addio a una figura molto amata da tifosi e appassionati. È una perdita enorme soprattutto per il mondo arbitrale
Era da tempo che il mondo del calcio non perdeva uno dei suoi grandi protagonisti. È purtroppo accaduto in questi ultimi giorni a causa della scomparsa di un grande professionista molto apprezzato dal pubblico, in particolare quello televisivo.
La categoria degli arbitri in generale non è molto amata dai tifosi più accaniti e accesi: molto spesso i fischietti sono accusati di sbagliare di proposito per favorire o penalizzare una squadra o un’altra, spesso in base al colore della maglia.
A sporcare forse per sempre l’immagine e la credibilità dell’intero sistema è stata senza dubbio la vicenda di Calciopoli, lo scandalo esploso nella primavera del 2006 che tra le tante conseguenze produsse l’azzeramento dei vertici dell‘AIA.
Da allora per la categoria arbitrale è diventato tutto più difficile, in primis la riconquista di un minimo di credibilità. Eppure c’è stato un tempo, in largo anticipo sui tempi e molti anni prima dell’introduzione della VAR, in cui gli arbitri commentavano in TV il loro operato.
Addio per sempre, gli arbitri piangono la sua morte
Basta mettere in azione una virtuale macchina del tempo e tornare indietro di una cinquantina d’anni per vedere quello che negli anni ’70 era l’arbitro migliore al mondo, Concetto Lo Bello, commentare in televisione la ‘sua’ partita.
Il celebre fischietto di Siracusa, che diresse partite di altissimo livello sia in Italia che nelle competizioni internazionali per almeno 20 anni, nel corso della ‘Domenica Sportiva‘ in onda la domenica sera sulla RAI spiegava al pubblico le decisioni prese durante una partita.

Ha fatto la storia del calcio in TV
La clamorosa innovazione avvenne per merito di un giornalista, soprannominato a ragione il ‘re della moviola’. Si chiamava Carlo Sassi ed ebbe all’inizio degli anni ’70 l’idea di inventare la cosiddetta moviola, la rubrica che ha trovato decine di emulazioni negli anni successivi.
Milanese doc, è scomparso qualche giorno fa all’età di 96 anni, dei quali ben 30 trascorsi davanti ai monitor della ‘Domenica Sportiva’. Nessuno ha mai saputo per quale squadra tifasse, ma era apprezzato da tutti gli appassionati di calcio senza alcune eccezione. Discreto, elegante, misurato, Sassi è stato uno dei simboli di un modo di fare informazione ormai scomparso per sempre. Un vero signore che non può non mancare a chi rimpiange i bei tempi andati.
