“Vuoi giocare? non ci penso nemmeno”: Gasperini furibondo col nazionale I “Qui si fa a modo mio”

Primi segnali di crisi tra Gasperini e qualche giocatore della Roma. Il tecnico di Grugliasco si è sfogato ai microfoni dei giornalisti

Prima sconfitta e prime tensioni in casa Roma. La squadra giallorossa ha perso l’imbattibilità casalinga che durava da ben 10 mesi per mano del Torino di Marco Baroni, l’allenatore considerato da esperti e addetti ai lavori una sorta di bestia nera di Gian Piero Gasperini.

I granata hanno conquistato i tre punti con pieno merito, un successo maturato nella ripresa grazie a uno splendido gol realizzato da Giovanni Simeone. Una rete di pregevole fattura che ha regalato la vittoria ai piemontesi.

Dopo lo svantaggio ci si aspettava una reazione da parte dei giallorossi che invece non è arrivata se non in un finale caotico e privo di trame offensive apprezzabili. Una Roma brutta e spenta che ha compiuto parecchi passi indietro rispetto alle prime due gare di campionato.

Al termine della gara Gasperini ha analizzato con lucidità e schiettezza la prestazione dei suoi: “C’è mancato lo spunto e una certa velocità di esecuzione: il Torino si è difeso con ordine e concentrazione, ma il gol di Simeone era evitabile“.

Gasperini attacca a testa bassa

L’ex allenatore dell’Atalanta ha evitato di lanciare critiche troppo pesanti nei confronti della squadra, con un’eccezione. Nel momento in cui i cronisti di DAZN e delle altre testate giornalistiche gli hanno domandato di Dovbyk ha reagito con stizza e fastidio.

Il centravanti ucraino infatti nonostante lo svantaggio è rimasto in panchina fino al termine della gara. Una decisione, questa di Gasperini, che ha inevitabilmente suscitato qualche legittima perplessità. In fondo un attaccante con le caratteristiche dell’ex Girona avrebbe fatto comodo in quel determinato momento.

Il giocatore non è proprio entrato in campo, scoppia la polemica

Gasperini a sorpresa si è scagliato contro il centravanti ucraino, di fatto accusandolo di scarsa determinazione: “Dovbyk? Non ho mai avuto intenzione di farlo entrare oggi, voglio vederlo in attivo in allenamento, dinamico e convinto. Quando sarà così lo ripresenteremo. Insieme a Ferguson? Vediamo, ci può stare anche se non è la soluzione ideale per me“.

Insomma, una chiusura netta e forse definitiva nei confronti dell’ex capocannoniere della Liga. A questo punto non resta che attendere gennaio 2026, il mese in cui con ogni probabilità le strade di Artem Dovbyk e della Roma si separeranno per sempre.