Ternana troppo attendista a Ravenna
Le due squadre si sono temute a vicenda anche se il Ravenna è stato più convinto della Ternana nella ricerca del gol nel secondo tempo
Bruno Martella è stato il miglior rossoverde almeno fin quando è stato in campo
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Dopo 4 giornate di risultati positivi è arrivata la terza sconfitta in una partita brutta dove le due squadre si temevano a vicenda e a farne le spese è stato il gioco. La Ternana forse ha avuto più paura del Ravenna con l’impostazione della sua partita in chiave soprattutto difensiva se è vero, come lo è, non ha mai centrato con un tiro lo specchio della porta avversaria. A nostro avviso la Ternana si è più preoccupata del primo posto in classifica del Ravenna e del “centrocampista bomber Tenkorang “ con una marcatura asfissiante con Vallocchia piuttosto che contare sulle sue caratteristiche, sulle sue capacità di gestire una partita. Al limite nel primo tempo questi difetti non si sono avvertiti particolarmente anche se sono mancate le emozioni ma è nella ripresa che la Ternana ha manifestato la sua incapacità nel fare la partita.
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Solo raramente ha superato la metà campo avversaria, solo nel finale lo ha fatto, e solo in pochissime occasioni, mai nello specchio della porta, ha concluso a rete. Ma è bene precisare che nemmeno il Ravenna su questo aspetto è stato brillantissimo. Quello che, a nostro avviso, è stato sottovalutato è quel periodo in cui nella ripresa il Ravenna ha schiacciato la Ternana nella propria metà campo senza creare pericoli ma lì, crediamo, si dovesse intervenire con delle sostituzioni per dare un po’ di profondità e freschezza alla squadra. Si è atteso il vantaggio prima di provvedere alle sostituzioni e a tentare, ma inutilmente, di cambiare lo sviluppo del match. È così che è arrivata la sconfitta, la terza stagionale, ma quello che non è andato giù è il modo in cui è maturata perché “ il diavolo poi, non era così brutto come lo si dipingeva! “ .
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È chiaro, però, che criticare la prestazione non significa gettare tutti e tutto a mare ma vanno fatte delle valutazioni, senza avanzare degli alibi, sulle assenze di giocatori come Capuano e Ferrante sull’uscita anzitempo dal terreno di gioco di Martella e sul modo di giocare della squadra che attualmente lo sta facendo senza un regista di ruolo che, invece, forse potrebbe risolvere diversi problemi esistenti. Così come si era migliorato il rendimento e la pericolosità offensiva con l’inserimento della seconda punta. Guai, però, a dimenticare quello che sono stati i mesi estivi e tutte le paure con cui abbiamo convissuto ogni giorno che passava tra dubbi ed incertezze.
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