“ADDIO MAX, non ci vedremo più: siamo ‘nemici’ da oggi”: firma ufficiale, era come un figlio per lui
Max Allegri al Milan - Foto Lapresse - Ternanatime.com

Un pupillo di Max Allegri lascia il suo storico club, la sua carriera continua in Arabia, per lui era come un figlio e si era consacrato
Max Allegri è tornato al timone del Milan dopo avere vinto il suo primo scudetto proprio con i rossoneri. Ma la parentesi migliore della sua carriera è stata alla Juventus, con due finali di Champions League raggiunte e il dominio proseguito in Italia, dopo la pesante eredità lasciata da Antonio Conte.
Il tecnico livornese ha avuto il coraggio di lanciare nella mischia alcuni talenti, tra cui un giocatore francese che si è poi consacrato tra le fila del Bayern Monaco. Una sola stagione per lui, allora 18enne, a Torino, con numeri importanti messi in mostra.
Entrerà in fretta a fare parte della lista dei convocati della Nazionale, arrivando secondo agli Europei del 2016 e dei Mondiali del 2022, con il titolo e il trionfo sfumati nell’ultima partita, rispettivamente contro il Portogallo e l’Argentina.
Ma con le maglie di club ha vinto molte coppe, dominando la Bundesliga con il Bayern in lungo e in largo. Con i biancorossi ha raccolto oltre 200 presenze, diventando uno dei giocatori più rappresentativi della rosa e un idolo della tifoseria tedesca.
Il loro rapporto è speciale, Allegri è rimasto stupito della sua scelta
Lui è Kingsley Coman, classe 1996, che, al giro di boa della sua carriera, ha deciso di lasciare il calcio europeo e di accettare la proposta dell’Al-Nassr, seguendo molti colleghi in Arabia, convinto anche da un ingaggio nettamente superiore rispetto a quello che percepiva a Monaco di Baviera.
Per Max Allegri è stato una sorta di figlio, dato che l’ha fatto debuttare appena maggiorenne in serie A, dandogli spazio e una fiducia che era stata ripagata con prestazioni di alto livello, in un reparto offensivo di caratura internazionale.

La sua carriera è decollata grazie ad Allegri
Allegri sta valutando alcuni talenti del settore giovanile rossonero e potrebbe gettarli nella mischia nel corso della stagione, proseguendo con il suo coraggio di non guardare il curriculum e sapere intravedere doti fuori dal comune, a prescindere dall’età.
Coman ha sempre saputo unire un estro tipico dei fantasisti a una duttilità tattica e capacità di adattarsi ai momenti della partita che l’hanno reso prezioso sia da subentrato che schierato in campo dal primo minuto.
