Gattuso getta la spugna: “A Ottobre non ci presentiamo in campo” I Era inevitabile e, viste le premesse, non sarebbe servito
Il CT della Nazionale Gennaro Gattuso - LaPresse - Ternanatime.com
Il commissario tecnico della Nazionale italiana è vicino alla resa totale. Gli azzurri con ogni probabilità non andranno ai Mondiali del 2026
Quando Gennaro Gattuso è stato chiamato dalla Federazione italiana sulla panchina azzurra al posto di Luciano Spalletti, esonerato a causa del pesante 3-0 incassato ad Oslo per mano della scatenata Norvegia, era pienamente consapevole delle difficoltà a cui andava incontro.
In questo determinato periodo storico il calcio italiano sta vivendo una crisi tecnica quanto mai radicale e profonda, una serie di problemi che nessun commissario tecnico della Nazionale è in grado di risolvere.
L’ex centrocampista del Milan sapeva che il devastante ko contro Haaland e compagni ha di fatto compromesso le chance di qualificazione ai prossimi Mondiali in programma nell’estate del 2026 nel continente nord-americano.
Non prendervi parte sarebbe l’ennesimo fallimento, il terzo consecutivo dopo i forfait del 2018 in Russia e del 2022 in Qatar. I risultati però parlano molto chiaramente e lasciano configurare proprio lo scenario peggiore.
Gattuso alza bandiera bianca, non c’è niente da fare
Intanto gli azzurri proprio sotto la guida di Gattuso hanno centrato a settembre i 6 punti contro Estonia ed Israele, necessari ad ipotecare il secondo posto nel raggruppamento che vale l’accesso ai playoff. Un traguardo tutt’altro che entusiasmante, soprattutto alla luce dei risultati ottenuti nelle due ultime occasioni.
Per avere la certezza aritmetica di disputare almeno gli spareggi Donnarumma e compagni dovranno fare il bis, sempre contro estoni ed israeliani, a metà ottobre. Ma proprio a proposito del calendario è in arrivo una novità destinata a stravolgere gli impegni di tutte le Nazionali.
L’Italia ‘non giocherà più’, ecco i dettagli
La FIFA, finora sorda a qualsiasi lamentela da parte dei club, ha accolto le pressanti richieste di dirigenti e allenatori: a partire dall’autunno del 2026, dunque dopo i Mondiali americani, le gare di qualificazione si svolgeranno in un unico segmento temporale. Pertanto le due pause autunnali saranno accorpate in una sola, ovviamente più lunga, nel mese di ottobre.
Una svolta importante per tutte le competizioni a livello di club, campionati nazionali e coppe europee, che non si disputeranno più a singhiozzo. Un problema in meno per le società e in fondo anche per le Federazioni di tutto il mondo. Ora però l’Italia deve pensare a battere ancora una volta Estonia e Israele, il resto si vedrà.