“Tommasino mio, che m’hai ricordato”: giallorossi in lacrime, lo scippo alla Juve funzionò una bellezza 30 anni fa
L'ex giocatore della Roma - Foto Instagram - Ternanatime.com

L’ex giocatore della Roma ha lasciato ottimi ricordi nella Capitale, si era trasferito dalla Juventus, la sua è stata una carriera di alto livello
Nel periodo storico in cui gli stranieri in Italia erano in netta minoranza, era riuscito a distinguersi un tedesco che si era laureato campione del Mondo nel 1990, nel torneo disputatosi proprio nel nostro Paese, per poi trionfare anche agli Europei del 1996.
Era un centrocampista di qualità, dotato di un ottimo dribbling e controllo di palla, oltre a essere abile nei calci piazzati. Il suo debutto nel mondo del calcio professionistico sarà a Colonia, club in cui tornerà anche nelle vesti di vice allenatore.
Nell’estate del 1990 è ingaggiato dalla Juventus ma le sue prestazioni non furono all’altezza delle aspettative, con i bianconeri che non si qualificarono nemmeno per le coppe europee.
L’anno successivo è acquistato dalla Roma dove diventa l’uomo chiave della mediana, con tre stagioni da protagonista anche in fase realizzativa e una rete anche nel derby.
La Juventus è stata beffata dal suo acquisto flop, anni dopo si è vendicato
Nel 1994 torna in patria, dove resterà per dieci anni, prima di trasferirsi in Austria, dove concluderà la propria carriera. Vincerà anche una Champions League con il Borussia Dortmund, battendo in finale proprio la Juventus che non gli aveva dato il tempo di ambientarsi per quella che resterà una grande rivincita.
Lui è Thomas Hassler che ha lasciato ottimi ricordi nella Capitale, decisamente più amari a Torino dove è tutt’oggi un rimpianto, visto che con i giallorossi riuscirà a dimostrare di avere un talento fuori dal comune, con un apporto molto prezioso alla causa dei capitolini.

La Juventus lo aveva messo all’angolo, a Roma è rinato e ha dimostrato il suo valore
Una stagione negativa, quella della Juventus di Maifredi, ebbe come uno dei capri espiatori proprio il mediano tedesco che fu costretto a fare le valigie, anche a causa di aspettative eccessive che non furono ripagate e alla difficoltà di apprendere una lingua complicata come l’italiano.
L’annata negativa a Torino sarà una piccola parentesi in una carriera di alto livello, con diverse soddisfazioni e un forte legame con la propria Nazionale, sancita dalla partecipazione a due Mondiali e a tre Europei.
