“Giocando individualmente, giochi per l’avversario”: chi lo ha detto? La verità semplice del MAGO non ha età I Perfino Mourinho si è ispirato a lui
José Mourinho - LaPresse - Ternanatime.com

La storia del calcio è stata scritta da fuoriclasse sul campo e in panchina, allenatori e tecnici che hanno lasciato un segno indelebile
Sono i grandi campioni ad aver scritto e a scrivere anche ai giorni nostri la storia del calcio. Fin dai suoi albori il gioco più bello del mondo ha vissuto i suoi momenti più importanti nelle giocate e nei gol dei tanti fuoriclasse che lo hanno nobilitato.
L’attenzione dei tifosi è sempre stata rivolta esclusivamente al terreno di gioco e alle sfide più emozionanti tra le grandi squadre che nel corso degli anni si sono succedute. Altrettanta attenzione meriterebbe però il lavoro svolto da chi la domenica si siede in panchina.
Gli allenatori somigliano in tutto e per tutto ai registi che operano al cinema e in televisione: sono coloro che guidano i calciatori da bordo campo, impartendo loro dettami relativi al gioco e ai movimenti da compiere durante le partite.
Come per i giocatori anche per i tecnici esistono le cosiddette categorie: esistono quelli, e sono la maggioranza, che non sono mai riusciti a compiere il fatidico salto di qualità e che non hanno mai guidato i cosiddetti grandi club.
La lezione del Mago è sempre attuale
C’è poi l’Olimpo dei maghi della panchina, quelli che hanno scritto pagine indelebili non solo per i trofei conquistati ma anche se non soprattutto grazie alla loro enorme carica innovativa. A questa categoria appartiene di diritto il ‘Mago’ per eccellenza.
In Italia ha vinto tutto ciò che c’era da vincere trasformando l’Inter di Angelo Moratti nella squadra più forte del mondo. È il tecnico che ha ispirato decine di allenatori delle generazioni successive, compreso un signore chiamato José Mourinho.

La frase scolpita nella mente di tutti gli allenatori
Stiamo parlando di Helenio Herrera, il ‘Mago’, l’architetto che costruì la ‘Grande Inter’ di Mazzola, Suarez, Domenghini e Mariolino Corso. Una delle sue tante frasi celebri è servita da esempio per la stragrande maggioranza dei suoi colleghi più giovani.
“Giocando individualmente, giochi per l’avversario“. Un monito, ma al tempo stesso un caposaldo del gioco del calcio e un principio guida per calciatori e tecnici. Un insegnamento decisamente attuale e fatto proprio anche da chi come Mourinho ha sempre visto in Helenio Herrera un punto di riferimento.
