“L’erede di Roberto Carlos”: per una volta l’etichetta non pesa I Ma a tutto c’è un limite: “Termina qui”

“L’erede di Roberto Carlos”: per una volta l’etichetta non pesa I Ma a tutto c’è un limite: “Termina qui”

Roberto Carlos - Foto Lapresse - Ternanatime.com

Roberto Carlos - Foto Lapresse - Ternanatime.com
Roberto Carlos – Foto Lapresse – Ternanatime.com

A inizio carriera era considerato l’erede di Roberto Carlos e ha rispettato le aspettative ma è arrivato il momento di dire basta

Il Brasile è la Nazionale che ha vinto più Mondiali di calcio, anche se l’ultimo trionfo dei verdeoro è avvenuto nel 2002. Il prossimo anno il tabù proverà a essere sfatato grazie alla capacità gestionale e alla mentalità vincente di Carlo Ancelotti, scelto come nuovo commissario tecnico.

Nel corso della sua storia il Brasile ha lanciato fenomeni dotati di una spiccata abilità nel dribbling, nel controllo palla e nel siglare reti di pregevole fattura.

In diverse occasioni a lasciare desiderare è stata la linea difensiva, con una propensione offensiva che ha portato a un disequilibrio tra i reparti, con le ripartenze degli avversari che sono state spesso letali, vanificando la mole di gioco creata.

E ad accentuare questa tendenza all’attacco è stata la spinta di terzini che hanno rivoluzionato il modo di concepire quel ruolo, di solito limitato al sostegno della retroguardia, con un giocatore in particolare, Roberto Carlos, che ha fatto impazzire chi aveva di fronte con la sua corsa e le sue accelerazioni.

L’erede di Roberto Carlos si ferma, il limite è stato raggiunto

In molti hanno, poi, cercato un degno erede dell’ex giocatore del Real Madrid e la Nazionale brasiliana lo ha trovato in un altro terzino che ha vestito la maglia dei Blancos, vincendo ben 25 trofei con il club della Capitale spagnola.

Dopo essersi tolto molte soddisfazioni in Europa, ha poi deciso di tornare in patria, contribuendo alla conquista di quattro titoli con la Fluminense, squadra in cui aveva iniziato la carriera e dove aveva fatto ritorno nel 2023.

Marcelo con la maglia del Brasile - Foto Lapresse - Ternanatime.com
Marcelo con la maglia del Brasile – Foto Lapresse – Ternanatime.com

Non è riuscito a continuare, il ritiro è inevitabile

Lui è Marcelo che ha deciso di ritirarsi dal mondo del calcio giocato, dopo essersi svincolato dalla società di Rio de Janeiro. Per lui una parentesi calcistica da protagonista assoluto, con 59 presenze con la maglia della propria Nazionale e una ricca bacheca di trofei conquistati.

A 37 anni è arrivato il momento di dire basta e di appendere gli scarpini al chiodo. Una decisione sofferta ma dettata dalla consapevolezza di non essere più in grado di mantenere l’alto livello delle sue prestazioni, fornite in quasi 20 anni di onorata carriera.