Orfano, in favela, contadino che fa i 38 km/h: Eguinaldo ‘vola’ alla Roma
Eguinaldo - Foto dal suo profilo Instagram - Ternanatime.com

La Roma è vicina a chiudere per Eguinaldo, talento brasiliano la cui storia ha dell’incredibile, ha sofferto molto prima di realizzare il suo sogno
La Roma continua la propria campagna acquisti dopo i colpi messi a segno da Frederic Massara a luglio e già integrati nel gruppo allenato da Gian Piero Gasperini, a pochi giorni dal debutto in campionato.
Dopo avere ricevuto il rifiuto del Manchester City per il trasferimento di Claudio Echeverri, il nome caldo delle ultime ore è quello di Eguinaldo de Sousa Lemos, noto come Eguinaldo.
Dopo che il Bologna con Sartori aveva provato a portarlo in Italia, adesso è la Roma che è vicina a trovare l’accordo per assicurarsi le prestazioni del classe 2004 di proprietà dello Shakhtar Donetsk, con gli ucraini che chiedono 15 milioni per il costo del suo cartellino.
Ma la storia del giovane talento brasiliano è di assoluta rivalsa. Nato in assoluta povertà, già a sette anni lavorava nei campi insieme ai genitori e, nel frattempo, coltivava non solo il miglio ma anche il sogno di diventare un calciatore professionista, con Ronaldinho e Neymar come idoli.
Un incubo lo stava per fare cedere ma lui non ha mollato
Dopo avere debuttato con la maglia del Artsul, club della sua cittadina di origine, Moncao, riceve tre proposte nel gennaio 2022 e decide di firmare per il Vasco Da Gama. E quando l’obiettivo sembrava essere raggiunto, arriva la doccia gelata.
Il padre muore per infarto il giorno prima di prendere il volo per Rio de Janeiro e iniziare la sua avventura con la maglia bianconera. La famiglia lo ha sostenuto nel continuare, nonostante il suo mondo fosse crollato ma un’altra tragedia era dietro l’angolo.

La famiglia lo ha lasciato e lui ha trovato nel calcio il rimedio alla sofferenza
Otto mesi dopo la morte del padre arriva quella della madre adottiva e del nonno a cui era molto legato. Una sofferenza che ne ha condizionato l’inizio di carriera ma che non gli ha impedito di raggiungere il calcio europeo e mettersi in mostra anche in Champions League.
L’arrivo nella Capitale rappresenterebbe una rivincita ulteriore alle difficoltà emotive e fisiche della sua esistenza, un nuovo tassello da aggiungere al suo percorso professionale che ha ancora molte pagine da scrivere.
