“Hanno clonato Nedved”: poi arriva Conte e lo asfalta I Vince da emarginato, e nessuno lo rimpiange
L'ex centrocampista ceko Pavel Nedved - LaPresse - Ternanatime.com

La definizione di ‘nuovo Nedved’ accompagnò l’arrivo di questo incursore dalla corsa inarrestabile e dal gol facile. Invece era un bluff
Per i tifosi della Juventus e ancora prima per quelli della Lazio Pavel Nedved è stato un vero e proprio beniamino. Il centrocampista ceco si è infatti distinto nel corso della sua carriera, oltre che per le indiscutibili doti tecniche, per uno spirito e un’abnegazione fuori dal comune.
Grintoso e determinato come nessuno, Nedved ha incarnato la figura dell’atleta perfetto, capace di fornire performance agonistiche con una continuità inarrivabile e quasi unica nella storia del calcio.
Negli otto anni in cui ha indossato la maglia bianconera Nedved ha mantenuto un livello di rendimento degno di un alieno: mai una flessione significativa né tanto meno prolungata nel tempo, mai un calo importante nelle prestazioni in campo.
Quando a 37 anni, al termine della stagione 2008-2009, decise di appendere gli scarpini al chiodo la Juventus si trovò nella non semplice condizione di reperire sul mercato un elemento che fosse il più possibile simile a lui.
Era uguale a Nedved, ma solo in apparenza
Fu così che nell’estate del 2010 il nuovo amministratore delegato bianconero Beppe Marotta coadiuvato dal direttore sportivo Fabio Paratici prelevò dai russi del CSKA Mosca in cambio di 15 milioni di euro un centrocampista che in effetti a prima vista era identico a Nedved.
Si trattava del serbo Milos Krasic all’epoca appena 25enne: biondo, dalla cora frenetica e inarrestabile e in possesso di un fiuto del gol tutt’altro che banale. Insomma, una sorta di clone del grande incursore ceco. Il contatto con la realtà fu però brutale: il serbo infatti in comune con ilo suo straordinario predecessore aveva solo la chioma bionda.

Un confronto impossibile, la Juventus lo liquidò quasi subito
Nella sua prima e anche penultima stagione in maglia bianconera Krasic scese in campo in 33 occasioni realizzando 7 gol: un bottino in assoluto non disprezzabile ma distante anni luce dalle aspettative della società e degli stessi tifosi juventini.
L’anno dopo con l’arrivo di Antonio Conte in panchina la Juventus si riappropriò del ruolo di squadra leader del nostro campionato ma le porte dell’undici titolare per il centrocampista serbo si chiusero per sempre. Nell’estate del 2012 Krasic fu ceduto in Turchia al Fenerbahce e non mise mai più piede in Italia.
