Conte meglio di Guardiola, De Bruyne la pensa così: e i tifosi sognano

Kevin De Bruyne rappresenta finora il grande colpo di mercato del Napoli campione d’Italia. E il trequartista belga incorona Antonio Conte

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva garantito ad Antonio Conte, nel corso dell’atteso vertice andato in scena subito dopo la conquista dello scudetto, una campagna di rafforzamento della rosa di altissimo livello.

Promessa che il patron ha mantenuto alla grande, a partire dall’ingaggio di un autentico fuoriclasse appena svincolatosi dal Manchester City al termine di uno straordinario percorso decennale: stiamo parlando di Kevin De Bruyne.

Il 34enne trequartista belga ha infatti accettato l’offerta dei campioni d’Italia rifiutando altre più esotiche destinazioni: “Volevo restare in Europa nel calcio che conta e in un club ambizioso e importante come il Napoli“, le sue prime dichiarazioni da nuovo calciatore azzurro.

L’arrivo di De Bruyne ha scatenato l’entusiasmo di per sé già incontenibile dei sostenitori azzurri, convinti che grazie all’arrivo del fantasista belga la squadra di Antonio Conte possa competere seriamente per il secondo scudetto consecutivo, il terzo in quattro anni.

De Bruyne fa impazzire i tifosi del Napoli

Questa volta Aurelio De Laurentiis non ha compiuto gli stessi errori commessi due anni anni fa quando dopo il titolo vinto con Luciano Spalletti in panchina si rivolse a un allenatore come Rudi Garcia dimostratosi non in grado di mantenere il Napoli ad alti livelli.

Il patron in questa occasione oltre alla conferma di Conte ha investito svariati milioni di euro sul mercato garantendo al tecnico salentino una rosa molto più profonda e competitiva. E l’ingaggio di De Bruyne è stato il primo e più prestigioso tassello dell’intera campagna acquisti.

Napoli da sogno, il confronto tra Conte e Guardiola è impietoso

Proprio l’ex stella del Manchester City nel corso di un’intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport ha messo a confronto i due allenatori sottolineandone alcune importanti differenze soprattutto di natura tecnico-tattica.

“Direi che sono due modi diversi di giocare: probabilmente Pep è un po’ più attento al controllo della palla e al possesso, mentre Conte è un po’ più strutturato nel gioco e punta molto sulla mentalità. Pep lavora più sulla zona. Ci sono un paio di cose diverse, ma ogni allenatore ha i suoi principi e le sue caratteristiche“. I tifosi azzurri sognano ad occhi aperti.