5 Maggio 2002: lui c’era e la ‘frittata’ sul 2-2 è tutta sua I Gli interisti non vogliono vederlo da allora
Psico dramma in casa Inter il 5 maggio 2002 - Wikicommons - Ternanatime.com

Per i tifosi dell’Inter il 5 maggio 2002 è una ferita che non si è più rimarginata. E forse c’è un colpevole di quanto accadde quel giorno
Una giornata che doveva celebrare il primo trionfo dell’era di Massimo Moratti alla presidenza dell’Inter e che invece si trasformò in un inferno. Un incubo che a distanza di 23 anni continua a tormentare i tifosi nerazzurri.
Quell’ultimo turno del campionato 2001-2002 è scolpito nella memoria di tutti gli appassionati di calcio e se per gli interisti rappresenta una ferita lacerante e ancora aperta, i sostenitori della Juventus traggono un enorme piacere dal ricordo di quella domenica.
Com’è noto l’Inter di Ronaldo e Vieri si presentò al fischio d’inizio di quegli ultimi palpitanti 90 minuti in testa alla classifica con 69 punti, uno in più rispetto ai bianconeri di Del Piero e Trezeguet e due di vantaggio sulla Roma di Fabio Capello campione d’Italia uscente.
Ai nerazzurri allenati dall’argentino Hector Cuper bastava superare la Lazio allo stadio Olimpico per centrare il 14/o scudetto della loro storia: un’impresa ampiamente alla portata di Vieri e compagni e che infatti la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori dava quasi per scontata.
Inter, la ‘tragedia’ del 5 maggio 2002 è ancora viva
L’esito di quella domenica è sintetizzata dalla rabbia di Marco Materazzi contro i giocatori della Lazio rei di aver disputato la partita della vita quando tutto sommato non ve n’era alcun motivo e soprattutto dalle lacrime di Ronaldo il Fenomeno immortalato dalle telecamere mentre disperato in panchina si tiene la testa tra le mani.
Degli eroi al contrario fu piena quella giornata in casa Inter, ma uno in particolare è rimasto inciso a caratteri cubitali nella memoria dei fan nerazzurri. Parliamo di Vratislav Gresko, all’epoca 25enne terzino sinistro slovacco acquistato da Moratti nell’estate del 2000 per la somma non indifferente di 14 miliardi delle vecchie lire.

L’antieroe del 5 maggio, in casa Inter mette ancora i brividi
Di quella infausta giornata Gresko fu in qualche modo un protagonista, soprattutto quando grazie a uno sciagurato retropassaggio servì al centrocampista della Lazio Karel Poborsky il pallone del momentaneo 2-2.
Quel gol segnò la fine dei sogni di gloria dell’Inter che nel secondo tempo incassò le altre due reti che fissarono il definitivo 4-2 a favore dei biancocelesti. Grazie a quel risultato la Juventus, nel frattempo facile vincitrice a Udine, strappò il tricolore ai rivali di sempre.
