Ternana, quale futuro? - Ternana Time

Ternana, quale futuro?

Sempre più incerta la situazione in casa rossoverde dopo il fallimento della trattativa dei giorni scorsi. Speranze concentrate sulle nuove trattative circondate dal più fitto mistero.

Ternana, quale futuro?

Stefano Bandecchi

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Quello che sta accadendo intorno al futuro della Ternana diventa sempre più complesso da decifrare ovvero capire chi effettivamente, al di là di Stefano Bandecchi, stia operando per risolvere la crisi apertasi ufficialmente il 27 giugno con il comunicato stampa della Ternana con cui si annunciava l’intenzione dei fratelli D’Alessandro di lasciare per impegni sopravvenuti negli Stati Uniti con la loro società Rabona. Ora non sappiamo se gli affari in America li impegnano totalmente ma possiamo dire con assoluta certezza che sono ancora proprietari della Ternana, che hanno lasciato una società piena di debiti e che non si vedono più a Terni da diverse settimane. Chi ha operato al loro posto, con tanto anche di impegno economico finanziario per rispettare gli impegni contrattuali, non solo dei giocatori e dei tecnici ma anche quelli contributivi, mancano, però, all’appello le spettanze di coloro che collaborano con la società a livello amministrativo ed altre figure, è stato il sindaco Bandecchi con il versamento anticipato di quelle quote che dovrebbero essere corrisposte a tempo debito in virtù dell’accordo inserito nel progetto stadio-clinica.

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Versamenti che fin qui hanno permesso alla società di Via della Bardesca di sopravvivere anche se ora incombe un’altra scadenza, quella del 1 agosto, per una cifra superiore al milione di euro. Chi pagherà visto che la trattativa su cui si contava è saltata, a proposito non sarebbe malvagia l’idea di far conoscere il nome dell’azienda quotata in borsa che ha fatto trascorrere del tempo inutilmente? Forse la stessa persona, la stessa azienda che ha onorato le scadenze precedenti ovvero l’Unicusano. Al di là del versamento del 1 agosto quale futuro possiamo immaginare per la Ternana visto che anche recentemente il nome di Massimo Ferrero è circolato negli ambienti rossoverde e soprattutto ha incontrato dirigenti e giocatori nella sua visita a Terni di venerdì scorso. In quale veste e perchè? Sarebbe opportuno far chiarezza sul perchè della frequentazione di Ferrero negli ambienti rossoverdi perchè il suo nome destabilizza ancor di più un ambiente già in affanno per le sorti della società e, soprattutto, perchè sin dalla sua comparsa di 2 anni fa in via della Bardesca la tifoseria ha dimostrato di non gradire la sua presenza.

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Almeno di quella più vicina ai colori rossoverdi. Insomma, non c’è bisogno di avvelenare ancora di più un ambiente scosso da una retrocessione, da una mancata promozione e da una crisi che appare, almeno all’esterno, difficile da risolvere. Quello che dà un pizzico di speranza è che la Ternana deve continuare ad esistere perchè è troppo delicata la posizione di personaggi alternatisi alla guida della società negli ultimi due anni e che nessuno vuol mandare all’aria un progetto come quello dello stadio-clinica che può essere l’unica possibilità, con il passivo esistente, di poter mantenere in vita la gloriosa società rossoverde. E pensare che i 100 anni dovevano essere festeggiati in pompa magna ed, invece, il centenario rischia di rappresentare l’ennesima e profonda delusione dei tifosi delle Fere che, giorno dopo giorno, assistono inermi su situazioni su cui è impossibile poter intervenire. Non resta che incrociare le dita e sperare che in extremis si riesca a garantire un futuro migliore alla società rossoverde.

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