Licenziato con effetto immediato | Il nemico di Verstappen deve trovarsi un lavoro: fuori per sempre

Con Verstappen il feeling era ai minimi storici, inevitabile la separazione, nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità del suo addio

La Red Bull sta disputando un Mondiale decisamente inferiore rispetto allo scorso. Il campione in carica Max Verstappen è al terzo posto della classifica piloti, con i due rivali della McLaren che stanno dominando il circuito e spingendo la propria scuderia nella graduatoria dei costruttori, con il doppio dei punti rispetto alla Ferrari, al secondo posto nonostante l’inizio complicato, soprattutto per Lewis Hamilton.

L’andamento al di sotto delle aspettative risente anche di attriti interni, con l’olandese che ha avuto dei dissapori che erano stati accantonati grazie ai risultati conseguiti in pisti nel corso del 2024, con un rinvio della risoluzione dei problemi.

Il pilota ha minacciato di volere fare le valigie nel caso in cui i vertici avessero deciso di proseguire con una figura indigesta e che ha lasciato la Red Bull, con l’ufficialità arrivata nelle ultime ore.

Un terremoto che scuote un’azienda che ha oltre 1000 dipendenti, con il più longevo che è destinato a dire addio a un’avventura che ha portato molte soddisfazioni professionali, con un rilancio totale.

Verstappen è stato accontentato, il suo nemico ha rassegnato le dimissioni

Ad essere cacciato è Christian Horner, chiamato nel 2004 per ricoprire il ruolo di team principal, con la conquista di ben 14 Mondiali e di 124 Gran Premi, un bottino enorme che testimonia quanto la Red Bull sia stata assoluta protagonista in questo ventennio.

Horner era stato accusato di avere molestato una dipendente e l’azionario di maggioranza lo aveva difeso, nonostante il processo fosse stato avviato.

Degli attriti che non erano mai stati risolti, l’addio è l’unica soluzione possibile

Verstappen aveva subito preso le distanze da questa decisione, con un fatto che era emerso nel momento di massimo splendore, con Max che aveva dominato il Mondiale.

E così il suo addio è stato solo rimandato non appena le prestazioni avessero subito un calo, per giustificare un cambio in una posizione apicale, con l’obiettivo di migliorare i risultati nella seconda parte di questa stagione per poi individuare un pilota che possa affiancare Verstappen e portare a casa più punti di Tsunoda.