Con lui divento più iconico di Federer | SINNER HA SCELTO: ecco il nuovo coach, è il migliore di tutti

Jannik Sinner in conferenza - Foto Ansa - Ternanatime.com
Jannik Sinner ha scelto il suo nuovo allenatore, con lui confida di restare a lungo il migliore tennista del ranking maschile, vuole performare più di Federer
Jannik Sinner sta cercando di difendere il primo posto della classifica mondiale del circuito maschile di tennis a Wimbledon e i segnali dati dalle prestazioni dei primi turni del torneo inglese sono incoraggianti. L’altoatesino dovrà contenere lo stato di forma di Carlos Alcaraz, mai così vicino al sorpasso.
Sinner è da oltre un anno in testa e ha difeso questa posizione con una continuità impressione di risultati, confermati anche dopo la squalifica che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per tre mesi.
In quel lasso di tempo è stato costretto a modificare la preparazione, concentrando le proprie energie soprattutto a livello fisico, con scambi sul campo ridotti rispetto a una normale sessione in vista della partecipazione a un torneo.
Jannik ha avuto il coraggio di cambiare diversi membri del proprio team, nonostante i risultati conseguiti, e sta per ultimare un tassello fondamentale come quello relativo alla scelta del proprio allenatore.
Sinner sceglie il nuovo coach, ha già allenato un campione
La prossima stagione Sinner potrebbe affidarsi a Carlos Moya, coach di Rafael Nadal dal 2017 al 2024. Dovrebbe essere lui a prendere il posto di Darren Cahill.
Da giocatore ha vinto 19 tornei in singolare e ha raggiunto la finale dell’Australian Open nel 1997 e delle ATP Finals nel 1998, oltre a vincere un Roland Garros. Il ritiro è avvenuto a soli 34 anni a causa di alcuni problemi fisici, con il numero 3 del ranking come risultato migliore.

Sinner e Alcaraz, una sfida destinata a durare per molti anni
Sinner e Alcaraz sembrano destinati a dare vita a un testa a testa degno di Rafael Nadal e di Roger Federer, con l’azzurro che ricorda come tenuta mentale e continuità di risultati lo svizzero, mentre lo spagnolo è il degno erede del suo connazionale, dimostrandosi il migliore sulla terra rossa, superficie in cui Nadal ha battuto ogni record.
I due sono i migliori della loro generazione e al momento dominano il circuito a suon di vittorie e di match esaltanti quando si affrontano, come è successo nelle finali di Roma e di Parigi.