Simone Inzaghi mangiato dai debiti: ecco perchè ha accettato l’Arabia | Conti più rossi di un pomodoro

Simone Inzaghi a bordo campo - Foto Lapresse - Ternanatime.com
Simone Inzaghi ha accettato il trasferimento in Arabia per ripagare un ingente debito che ha contratto, ha investito del denaro in modo sbagliato
Simone Inzaghi ha lasciato l’Inter dopo quattro anni in cui i nerazzurri hanno aggiunto in bacheca sette trofei e raggiunto per due volte la finale di Champions League, confermandosi al vertice sia in Italia che in Europa.
Il tecnico emiliano è riuscito a fare performare al massimo i giocatori a disposizione, non facendo pesare delle sessione estive che sono state pianificate con un budget risicato.
Il mister è stato in grado di fare sentire importanti tutti gli uomini a disposizione, arrivando, nell’ultima stagione, in fondo a tre competizioni grazie a un turnover sistematico e all’utilizzo delle seconde linee, che hanno dato un supporto prezioso alla causa.
Dopo la disfatta di Monaco di Baviera, ha accettato la ricca offerta proveniente dall’Arabia ed è diventato il nuovo allenatore dell’Al-Hilal, debuttando pochi giorni dopo nella prima edizione del Mondiale per Club e bloccando sul pari il Real Madrid.
Inzaghi in cerca di nuovi stimoli lavorativi, ma non solo
Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, vista la risonanza che Inzaghi aveva acquisito in campo europeo e che poteva garantirgli la possibilità di sedersi sulla prestigiosa panchina di un altro club europeo, con l’ipotesi di un suo trasferimento in Premier League.
Una decisione controcorrente la sua, la stessa del fratello Filippo che, dopo avere riportato il Pisa in serie A, non è voluto rimanere alla guida del club toscano e ha firmato per il Palermo, con cui proverà di nuovo a conquistare la promozione.

Inzaghi è nei guai, è corso in Arabia per ripagare i debiti
I due fratelli Inzaghi non sono felici per la situazione economica della società immobiliare della loro famiglia, con il mancato incasso di quasi 150mila euro di crediti legati alla vecchia Diadora. Calcio e Finanza riporta la notizia, specificando che la cifra in questione si riferiva alla procedura di concordato preventivo, con lo sponsor tecnico che indossavano quando giocavano nella Lazio e nella Juventus.
La Diadora, acquisita poi nel 2006 dalla Seven, aveva avviato una lunga crisi finanziaria che aveva portato all’apertura della procedura fallimentare. L’anno seguente l’attività era stata rilevata e il marchio rilanciato. Allo stesso tempo, la liquidazione della vecchia società ha comportato la perdita definitiva dei crediti dell’immobiliare dei fratelli, possessori del 48% delle quote ciascuno.