Ultim’ora: è morto il re delle corse italiane | Stavolta se n’è andato troppo presto: più veloce anche di Jacobs

Marcell Jacobs - Foto Wikicommons - Ternanatime.com
Lo sport italiano piange la scomparsa di un campione che ha rappresentato molto per la storia del nostro Paese, era il più veloce di tutti
Anche se in Italia il calcio è da sempre lo sport più praticato e seguito, nel corso della storia molti atleti hanno regalato gioie al pubblico pure in altre discipline, raggiungendo traguardi impensabili.
Dalle medaglie alle Olimpiadi ai trionfi in altre competizioni, l’Italia è in un ottimo momento di forma e la Federazione non può che essere soddisfatta dell’impegno profuso dai tesserati.
In pista i corridori azzurri gettano il cuore oltre l’ostacolo e battono spesso i rivali, come è successo a Marcell Jacobs e ad altri prima di lui.
Anche i piloti delle due e quattro ruote sanno farsi valere, questo anche per merito di alcune figure che hanno incentivato alla crescita del movimento a livello nazionale, con campioni che hanno vinto titoli e gare premendo al massimo sull’acceleratore.
Lo sport italiano piange la morte di una figura molto importante
Una di queste è Francesco Zerbi, avvocato e storico presidente della Federazione motociclistica italiana e di quella internazionale del motociclismo, che ci ha lasciato nelle ultime ore pochi giorni prima di compiere 93 anni.
A lui si deve il merito di avere ideato il Motocamp, una manifestazione turistica esistente ancora oggi. Il Team Italia è nato sotto la sua presidenza e la Flammini Racing Group si è aggiudicata la gestione del Campionato Italiano Seniores. Ha spronato all’introduzione dell’obbligo di utilizzo del casco da parte di tutti i motociclisti, per tutelarne l’incolumità fisica ed evitare gravi incidenti.

Molte le novità introdotte nel corso della sua presidenza
A fine anni ’80 nacquero e si diffusero le minimoto e i relativi campionati mentre a inizio anni ’90 è stato indetto il primo Trofeo Motocross Femminile. Per la dedizione e la professionalità dimostrata nell’incarico che ha ricoperto, è stato insignito del titolo di presidente onorario.
Un lutto che stravolge il mondo dello sport italiano che ringrazia una figura che ha segnato un’era e che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo di un organismo capace di gestire con sapienza il mondo dei motori.