Napoli, lutto gravissimo in squadra: il campionato si ferma ancora | Addio alla leggenda del club

Il pallone ufficiale della Serie A Enilive 2024-2025/LAPRESSE-ternanatime.com
Ancora un lutto nel mondo del calcio e una perdita che condiziona anche lo svolgimento delle prossime gare.
Il calcio si è fermato, almeno per un giorno, ma lo show è continuato e, subito dopo quel brevissimo stop, sono immediatamente scoppiate le polemiche sul come e quando far recuperare quelle gare che non si disputarono lunedì 21 aprile, nel giorno di Pasquetta.
In quelle ore era appena arrivata la tragica notizia della morte di Papa Francesco e il mondo tutto, non solo il nostro Paese, stava facendo i conti con la perdita di un Pontefice che verrà ricordato da tutti per la sua bontà e per la sua attenzione verso i poveri, gli ultimi e gli emarginati.
Serie A e Serie B, come detto, quel giorno si fermarono e in tutti i campi di calcio, fino allo scorso 1 maggio, si è commemorata la memoria di Papa Bergoglio con un minuto di raccoglimento prima di ogni partita e di ogni competizione, italiane, europea e mondiale.
Un altro lutto, sempre in quelle ore, ha colpito duramente la famiglia del Lecce Calcio, con lo storico osteopata e massaggiatore della società che è venuto a mancare a causa di un malore improvviso, lo scorso 24 aprile, mentre la squadra era in ritiro per preparare il match di campionato di Bergamo contro l’Atalanta.
Lutti e contraddizioni, il caso Fiorita
Polemiche e proteste, pacate, di stile e di grande educazione, soprattutto quella della società del Lecce Calcio, sono imperversate in quei giorni per la decisione incomprensibile di far giocare la partita tra Atalanta e salentini domenica 27 aprile, appena due giorni dopo la data inizialmente prevista e da cui si era partiti per il rinvio.
Il Lecce, per non subire sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica, ha scelto la via della protesta diplomatica e piena di classe e stile, con un comunicato stampa stringato che attaccava la Lega Calcio Serie A, ma con toni non offensivi e comunque educati, e la scelta di scendere in campo contro l’Atalanta con una maglietta senza stemmi e loghi e in totale bianco e nero.

Calcio campano, muore lo storico presidente
Nel frattempo, il mondo del calcio, questa volta quello napoletano, piange un’altra scomparsa. Dopo la gioia per la promozione in Eccellenza, infatti, il mondo della Boys Caivanese, club che milita nel campionato di Promozione Campano, è rimasto scosso da un lutto profondo. Nelle scorse ore, infatti, è venuto a mancare Giacinto Russo, presidente del club gialloverde.
Russo, purtroppo, da tempo lottava contro una grave malattia. La notizia ha colpito duramente la comunità sportiva di Caivano. Il club ha comunicato la scomparsa del suo presidente con un messaggio pubblicato sui canali social: “È un giorno triste per i colori gialloverdi, il presidente Giacinto Russo ci ha lasciati”. Russo aveva partecipato attivamente alla recente promozione.