"Emettiamo la vittoria a tavolino" | Ultim'ora: Marotta in festa, il giudice ha deciso di fare giustizia - Ternana Time

“Emettiamo la vittoria a tavolino” | Ultim’ora: Marotta in festa, il giudice ha deciso di fare giustizia

“Emettiamo la vittoria a tavolino” | Ultim’ora: Marotta in festa, il giudice ha deciso di fare giustizia

Giuseppe Marotta, Presidente Inter, può sorridere per una sentenza a favore del club nerazzurro/LAPRESSE-ternanatime.com

Arriva una sentenza che fa felice il club nerazzurro e il suo Presidente che ora può accantonare finalmente l’annosa questione.

Un finale di stagione così emozionante non lo vivevano dai tempi del Triplete targato Mourinho nel 2010 e, anche se da qualche settimana è sfumata la possibilità di bissare quell’impresa, i tifosi dell’Inter stanno sognando ad occhi aperti un trionfo che potrebbe entrare a far parte comunque della storia del club ed essere ricordato all’infinito.

Sono ancora diversi i fronti su cui si trova a competere il club nerazzurro, attendendo anche il Mondiale per Club che comincerà a metà giugno. Per il momento, però, c’è soprattutto una Champions League che mai come quest’anno può essere considerata alla portata.

La società meneghina, però, è stata coinvolta e si trova in qualche modo all’interno di diverse questioni che non possono non aver creato pensieri e grattacapi a proprietà e dirigenza. Parliamo, ovviamente, soprattutto del caso Curva Nord e dei rapporti che erano intercorsi tra alcuni tesserati dell’Inter, anche importanti, e gli esponenti del tifo organizzato che sono stati poi condannati anche perché strettamente collegati alla criminalità organizzata e alla ‘Ndrangheta.

Da quel punto di vista, però, sono state emesse le prime sentenze, forse quelle definitive, che hanno visto la società nerazzurra limitare i danni, cavarsela con una multa al club e con il patteggiamento di una giornata di squalifica, già scontata in Serie A, per il tecnico Simone Inzaghi e per il centrocampista Hakan Calhanoglu.

Inter, risolto il caso Joao Mario

Nel frattempo, però, arriva un’altra buona notizia direttamente dal TAS. La questione riguardava il caso Joao Mario, calciatore, ora al Besiktas in Turchia, ma che la prima Inter di Zhang acquistò per ben 45 milioni dallo Sporting Lisbona, senza mai ricevere risultati e buone prestazioni in campo. Dopo diverse stagioni di prestiti, il centrocampista portoghese fu ceduto completamente dal club nerazzurro al Benfica, nell’estate 2021.

Un passaggio che si perfezionò a parametro zero, con il calciatore che riuscì a svincolarsi dal club nerazzurro. Situazione che non piacque allo Sporting Lisbona che vide un suo ex calciatore passare ad una squadra eterna rivale in Portogallo, senza ricevere nulla in cambio, così come era stato concordato con l’Inter, nell’estate 2016, al momento del passaggio di Joao Mario a Milano.

Joao Mario
Joao Mario, centrocampista ex Inter ora al Besiktas, e la sentenza che fa felice il club nerazzurro/LAPRESSE-ternanatime.com

Caso Joao Mario, il TAS dà ragione “a tavolino” all’Inter

In quegli accordi di ormai nove anni fa, infatti, c’era una clausola che prevedeva che la società nerazzurra avesse dovuto versare allo Sporting Lisbona 30 milioni di euro se avesse ceduto Joao Mario ad uno dei club rivali portoghesi. Una delle squadre della capitale lusitana ha così fatto causa a livello internazionale contro l’Inter, ma nelle ultime ore, dal TAS di Losanna è arrivata una sentenza in favore dei nerazzurri.

Questo perché, di fatto, secondo il TAS che ha dato ragione al club meneghino, Joao Mario si è prima svincolato dall’Inter e poi ha firmato con il Benfica non compiendo un passaggio diretto fra club. Lo Sporting Lisbona ha da sempre ritenuta scorretta questa pratica e per questo ha fatto causa all’Inter prima alla Fifa e poi al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna pretendendo comunque i 30 milioni di euro della clausola. Risposta negativa, anche in appello, però, dopo che la FIFA aveva rigettato l’istanza lo scorso 10 luglio 2023.