Clamoroso Tudor: lui lo manda fuori squadra, la società cancella il provvedimento | Titolare in Lazio-Juventus

Clamoroso Tudor: lui lo manda fuori squadra, la società cancella il provvedimento | Titolare in Lazio-Juventus

Igor Tudor, allenatore Juventus, sfiderà il suo recente passato da allenatore nella sfida di sabato prossimo/LAPRESSE-ternanatime.com

Tudor
Igor Tudor, allenatore Juventus, sfiderà il suo recente passato da allenatore nella sfida di sabato prossimo/LAPRESSE-ternanatime.com

Il tecnico della Juventus si gioca praticamente tutto, anche il suo futuro, in una sfida decisiva contro la Lazio, sua ex squadra.

Dopo lo scontro diretto contro il Bologna, terminato con un risultato interlocutorio di 1-1 che tiene aperte tutte le possibili ipotesi in zona Champions League, la Juventus si appresta ad affrontare, sabato alle 18, la Lazio di Marco Baroni in un altro match caldissimo in ottica quarto posto.

Sarà praticamente un dentro o fuori in questo finale di stagione e, quando mancano tre partite alla fine del campionato, per la Juventus rappresenta davvero l’ultimo serio ostacolo prima di poter strappare il pass per la prossima Champions League. Dopo i capitolini, infatti, per i bianconeri ci saranno le sfide molto più morbide contro Udinese e Venezia.

Oltre all’importanza capitale del match dal punto di vista della stagione, ma anche del suo futuro (senza la qualificazione in Champions Tudor non ha alcuna possibilità di restare alla Juventus), per l’attuale allenatore bianconero questa sfida rappresenta anche uno scontro con il suo più recente passato da tecnico.

Il croato, infatti, è stato allenatore della Lazio da marzo a giugno scorso, subentrando a Maurizio Sarri e guidando la squadra per 79 giorni, con un bottino di cinque vittorie, tre pareggi e una sconfitta. Per lui e la sua squadra anche un settimo posto finale in campionato che valse la qualificazione in Europa League. Quando sembrava tutto fatto per la sua conferma, però, il rapporto si interruppe bruscamente.

Lazio-Juve, Tudor ritrova la sua ultima ex squadra

A metà giugno, circa, infatti, arrivarono le dimissioni di Tudor da allenatore della Lazio per mancanza di visioni condivise sulla rosa e sulla costruzione della squadra sul mercato. Dopo diversi vertici con il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Fabiani e diversi tentativi, andati a vuoto, di trovare una quadra, l’attuale tecnico della Juve si dimise e la società accettò quella decisione.

Dopo qualche giorno, poi, si venne a sapere che Tudor avrebbe voluto cambiare addirittura otto calciatori della rosa che all’epoca componeva la Lazio. Cosa a cui Fabiani e Lotito si sono opposti, considerando la squadra buona e con una discreta base di partenza e ponendo il veto alla rivoluzione tudoriana.

Isaksen
Gustav Isaksen, attaccante Lazio, era uno tra quelli che Igor Tudor non riteneva all’altezza del suo progetto biancoceleste/ANSA-ternanatime.com

Tudor lo mise fuori squadra, la società cancella il provvedimento

Tudor, oltre a Immobile e Luis Alberto fuori progetto, infatti, avrebbe considerato fuori dal suo progetto tecnico anche gente come Guendouzi, con cui non aveva legato e aveva anche litigato, Rovella, che considerava troppo esile per svolgere il ruolo di uno dei due mediani davanti alla difesa, Lazzari, Romagnoli, Cataldi e Gustav Isaksen.

Proprio sul giudizio su quest’ultimo calciatore, oltre che su Rovella e Guendouzi, che quest’anno è stato importantissimo nello scacchiere tattico di Baroni, la società si è messa di traverso, ritenendolo incedibile. A parlare del brutto rapporto con Tudor, poi, è stato lo stesso esterno danese che qualche mese fa disse, sfogandosi: “Mi ha detto che non ero adatto alla Lazio, voleva che andassi via”. Ora, i due si ritroveranno per la prima volta da avversari e Isaksen avrà certamente il dente avvelenato verso il suo ex Mister.