Ultim’ora Roma: chiuso lo stadio fino a fine stagione | I piani alti hanno deciso: Ranieri in lacrime

Una panoramica dello Stadio Olimpico di Roma visto dall'alto/ANSA-ternanatime.com
L’attuale tecnico giallorosso si è scagliato contro la burocrazia italiana e la questione riguardante gli stadi nel nostro Paese.
Mentre in tutti gli altri Paesi d’Europa, almeno quelli più importanti in cui il calcio viene vissuto in maniera coinvolgente e porta ricchezza alla Nazione, la questione stadi è da qualche anno in evoluzione, con quasi tutte le squadre che hanno costruito il proprio stadio di proprietà o hanno rifatto e ammodernato quello che le ospita.
In Inghilterra, soprattutto, ma anche in Germania, diverse squadre, anche delle serie inferiori, addirittura fino alla terza o quarta categoria calcistica, si vedono piccoli stadi gioiello anche per squadre con una manciata di migliaia di tifosi e questo porta sicuramente più gente a seguire i match e a godersi le partite della propria squadra del cuore.
Anche in Spagna, ormai, tutte le squadre più importanti stanno portando delle modifiche e delle migliorie ai propri stadi di proprietà che diventeranno, o sono già diventati, dei catini infuocati che, a fine stagione, portano punti, denari e notorietà alla società in questione.
In Italia, invece, nella maggior parte dei casi, soprattutto quelli che riguardano le quattro squadre che giocano nelle due città più importanti e conosciute del nostro Paese, Milano e Roma, ci sono ancora progetti bloccati, non ancora partiti e situazioni burocratiche che non permettono di andare avanti e adeguarci alle altre realtà europee.
Stadi italiani, ancora fermi diversi progetti
Nell’ultima conferenza stampa di Claudio Ranieri, prima del match della sua Roma contro la Fiorentina, l’ex allenatore del Leicester e Cagliari, tra le altre, ha ribadito la sua volontà di lasciare la panchina giallorossa a fine stagione e che la società sta ovviamente pensando al suo sostituto, scelta nella quale il suo parere è e sarà fondamentale.
Oltre a parlare della questione allenatore, dei risultati della sua Roma e del mercato che verrà, però, Ranieri si è soffermato sulla questione Stadio Olimpico, o comunque progetto nuovo stadio del club giallorosso, criticando aspramente le lungaggini burocratiche che in Italia non permettono di stare al passo coi tempi e soprattutto con le altre grandi Nazioni del calcio europeo.

Questione stadi, Ranieri “chiude” il discorso stadio
Queste le parole di Ranieri di risposta alla questione: “Si è vinto anche con stadi più piccoli, no? Però, se vuoi competere con grandi squadre, ma anche solo per decoro del calcio italiano, andiamo. Dove andiamo, andiamo, vediamo stadi che sono gioielli. Abbiamo visto ieri il Villamarin del Betis di Siviglia, e tra poco andranno a giocare nel terzo stadio, la Cartuja, perché rifanno quello loro”.
Ranieri poi ha continuato sulla vicenda: “Cioè, tutti nel mondo stanno rimodernando gli stadi, gli unici che lo fanno lentamente siamo noi. C’è troppa burocrazia, troppa gente dietro, troppe cose. E questa è una vergogna, onestamente, dell’Italia. Mi dispiace dirlo, ma è così. Controllate: c’è qualcuno che sbaglia? In galera, via, dentro. Ma non per dire: ci deve restare, buttate la chiave. Siamo stufi di questo, ma in tutti i casi”.