Serie A, comunicato ufficiale: Atalanta fuori dalle prime 4 d’ufficio | C’è anche la retrocessione

I calciatori dell'Atalanta durante un match di Serie A/LAPRESSE-ternanatime.com
Una statistica ufficiale vede in difficoltà il club nerazzurro che non può avere dalla sua la continuità e il blasone.
Il pareggio casalingo contro il Lecce aveva un po’ allarmato tifosi e sostenitori del club, ma poi sono arrivati i risultati del lunedì che hanno un po’ tranquillizzato tutto l’ambiente. L‘Atalanta, infatti, nonostante il calo delle ultime settimane, ma in generale degli ultimi mesi, è davvero ad un passo dallo staccare, per l’ennesima volta in questi anni, il pass per la prossima Champions League.
Il terzo posto in classifica, infatti, è ampiamente saldo nelle mani dei calciatori bergamaschi che ora hanno quattro punti di vantaggio sul quinto posto occupato dal Bologna a sole quattro giornate dal termine. A favore della Dea, però, gioca anche un calendario, che la vedrà impegnata contro Monza, Roma, Genoa e Parma (probabilmente già salvo), molto più semplice rispetto alle dirette competitor.
Insomma, nonostante il pessimo rendimento interno degli ultimi mesi e il calo generale avuto nel 2025, Gian Piero Gasperini dovrebbe riuscire a portare la sua Atalanta ancora una volta in Champions League e poi decidere cosa fare del suo futuro, con la prospettiva di allenare a Bergamo ancora un anno – arrivando a scadenza nel giugno 2026 e senza rinnovo – che si fa sempre più reale.
Per qualcuno, però, visti i tanti passi falsi di Inter e Napoli negli ultimi mesi, non possono che aumentare i rimpianti per qualcosa di eccezionale che è stato vissuto e accarezzato come un sogno fino a poco tempo fa, ma che nel mese di marzo era diventato incredibilmente reale. L’Atalanta non è riuscita a mantenere vivo questa magnifica illusione, ma forse mai come quest’anno sarebbe stato possibile.
Serie A, Atalanta nuova nobile del calcio italiano
In questi anni, a partire dal 2016/2017 – prima stagione con Gian Piero Gasperini come allenatore – l’Atalanta si è costruita un suo status in Serie A, ha vinto un’Europa League, ha giocato per tre volte la finale di Coppa Italia e si è stabilmente qualificata per le Coppe Europee, partecipando più volte alla Champions che all’Europa League.
Una status che sembrava praticamente impossibile fino a qualche anno fa, quando spesso e volentieri l’Atalanta faceva su e giù dalla Serie B e in Serie A al massimo poteva competere per una salvezza tranquilla. Lo splendido lavoro fatto dai Percassi e da Gasperini ha proiettato la Dea in una nuova realtà, ma blasone e abitudine sono attributi che si costruiscono con il tempo.

Atalanta undicesima: fuori dalle prime 4
Se si guardano infatti le statistiche storiche l’Atalanta non può comparire nelle prime posizioni proprio perché ha disputato meno campionati di Serie A rispetto alle grandi, alle big o alle squadre abituate alla massima serie. Un ultimo dato ufficializzato da Transfermarkt, per esempio, ha stilato una particolare classifica sulle squadre che sono state per più tempo in vantaggio nella loro storia durante le partite in Serie A.
L’Atalanta è addirittura undicesima in questa speciale graduatoria, con 64 campionati di Serie A giocati e 44.257 minuti passati in vantaggio. I nerazzurri sono preceduti in ordine dalla Sampdoria, dal Bologna, dal Torino, dal Napoli, dalla Lazio, dalla Fiorentina, dalla Roma, dal Milan, dall’Inter e dalla Juventus, prima in questa classifica, con 100.388 minuti in vantaggio, cioè l’equivalente di due mesi e mezzo senza interruzione.