Da futuro capitano della nazionale a operaio edile | Distrutto da alcool e droga: “Ho pensato al suicidio”

Da futuro capitano della nazionale a operaio edile | Distrutto da alcool e droga: “Ho pensato al suicidio”

Un uomo che beve alcol/ISTOCK-ternanatime.com

Uomo che beve
Un uomo che beve alcol/ISTOCK-ternanatime.com

Il successo precoce e le luci della ribalta non sono bastate per fermare i demoni e la perdizione nei propri vizi.

Il palcoscenico illustre arriva forse troppo presto e non hai la giusta maturità né gli strumenti per gestirlo. La ricchezza e la popolarità possono portarti a sentirti invincibile, potente, ma soprattutto indistruttibile. Le cattive amicizie, poi, fanno il resto e ti presentano una vita fatta di piaceri effimeri e che spesso portano all’autodistruzione.

Un copione che ormai si legge troppo spesso e che ancora più spesso corrisponde alle vicissitudini che colpiscono sportivi illustri, soprattutto calciatori. Sono tanti gli esempi di campioni che non hanno saputo reggere il successo e si sono lasciati trasportare dai vizi e dalla perdizione.

Alcuni di loro hanno comunque saputo tenere insieme le due cose e, nonostante serate brave, donne, alcol e droga, sono riusciti ad essere nello stesso tempo anche atleti, oppure erano semplicemente baciati da una classe innata che li ha aiutati a non finire nel dimenticatoio.

Altri ancora, invece, non sono riusciti a vincere i propri demoni e, oltre ai vizi, sono stati sopraffati dai propri mostri interni e da una mente che è stata troppo debole per reggere la pressione delle luci della ribalta sempre fin troppo accese. La depressione si è così impossessata di loro ed ha portato alla perdita totale.

Premier League, per anni è stato l’esordiente più giovane 

Questo è per esempio il caso di un ragazzo che qualche anno fa è diventato il più giovane calciatore in assoluto ad esordire in Premier League, ma che si è spento troppo presto ed è finito per lavorare come operaio. Parliamo di Mathhew Briggs destinato a vincere tutto e magari ad essere anche un titolare fisso della Nazionale inglese.

Nel 2007, a soli sedici anni, esordisce in Premier League con la maglia del Fulham e fa anche un’ottima impressione. Destinato a diventare il futuro capitano della Nazionale inglese si è poi ritrovato a lavorare in un cantiere edile dopo pochi anni ed a pensare addirittura al suicidio.

Premier League, logo
Il logo della Premier League, campionato più ricco e seguito al Mondo/X-ternanatime.com

L’esordio in Premier, poi la depressione e i cattivi pensieri

A raccontare la sua storia e riportare le sue parole è il sito Cronache di Spogliatoio. Questo quanto dichiarato da Briggs: “Per anni sono stato il più giovane esordiente della Premier League. Poi ho perso tutto: sono caduto in depressione e ho pensato di porre fine alla mia vita”.

Briggs poi ammette: “Mi sono perso nell’alcol e nella droga. Ho toccato il fondo. Lavoravo come operaio edile e pensavo a come ero finito così”. Negli anni, poi, l’ex Fulham ha saputo rialzarsi e, dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2023, è tornato nella squadra che lo ha lanciato in Premier League, aiutando i giovani calciatori e la loro sanità mentale.