Lazio, Champions ed Europeo, ma l’infanzia è stata terribile: “Ho sofferto la fame” | Casa sua era piena di ratti

L'esultanza di un gruppo di calciatori della Lazio dopo un gol in un match del 2018/LAPRESSE-ternanatime.com

Una carriera piena di successi, ma da piccolo ha sofferto le condizioni di disagio della povertà più assoluta.
Il calcio come occasione di riscatto sociale e volàno per una vita diversa, una svolta rispetto a quella povertà e miseria che spesso non si sceglie, ma viene imposta dalla nascita in posti disagiati e famiglie meno fortunate di altre.
Sono tante le storie di calciatori che hanno dovuto soffrire le pene dell’inferno da piccoli, in famiglie numerose, con pochi soldi e senza la possibilità di studiare per diventare qualcuno. Storie di case piccole e con diversi problemi, ma anche e soprattutto di poco cibo e difficoltà anche soltanto nel riuscire a mettere qualcosa tra i denti ogni giorno.
Brasile, Argentina, Africa, ma anche alcuni posti del Belgio o del Portogallo, ovviamente quelle parti in cui spesso vivono le famiglie di seconda generazione che arrivano da altre Nazioni. Sono questi i posti in cui spesso vengono raccontate queste storie e in cui il riscatto è sempre molto più difficile.
Questa storia che ci avviamo a raccontare, però, parla di un ragazzo che ce l’ha fatta, che ha sconfitto la fame e le condizioni di disagio grazie alle sue doti da calciatore e che è arrivato, oltre a guadagnare milioni e milioni di euro, addirittura a vincere campionati e coppe con la propria Nazionale e le squadre di club in cui ha militato.
Dalla fame alla ricchezza, il calcio come riscatto
Parliamo del portoghese Nani, classe 1986, che ha appeso gli scarpini al chiodo soltanto l’estate scorsa dopo l’esperienza nell’Estrela Amadora in patria, ma soprattutto dopo aver vinto di tutto e di più con il Manchester United, tra il 2007 e il 2014, tra cui anche una Champions League e un Europeo con la Nazionale portoghese nel 2016.
Nani ha anche giocato in Italia anche se soltanto nella fase conclusiva della sua carriera. Lazio, nel 2018 e Venezia nel 2022, le sue due esperienze nella nostra Serie A. Esperienze non di primissimo livello, con pochissimi acuti degni del suo nome e della sua classe. Nani, però, grazie al calcio ha riscattato un’infanzia difficilissima, guadagnando un sacco di soldi.

“Ho sofferto la fame”, le parole del Campione d’Europa
Ed è stato lo stesso esterno d’attacco portoghese, in un’intervista del luglio 2020, a raccontare della sua infanzia difficile e della povertà assoluta in cui viveva con la sua famiglia. “Ho sofferto la fame e non c’è nulla di più duro nella vita”. Queste le sue parole più importanti tra quelle dichiarazioni di qualche anno fa.
Parole rilasciate sulle colonne di ‘The Players Tribune’, in cui Nani ha raccontato i tristi dettagli delle condizioni in cui era costretto a vivere da piccolo: “Da piccolo stavo per morire di fame, mi resi conto che Dio voleva che aiutassi la mia famiglia. Vivevo con i miei otto fratelli e sorelle in una casa con buchi nel pavimento da cui uscivano topi e lucertole. Questi animali correvano per la casa. Non avevamo nulla, abbiamo combattuto per sopravvivere: non c’è cosa più brutta dell’avere fame. E’ una situazione che ho vissuto spesso, l’unico vantaggio è che ti porta a cercare una soluzione”.