IL CAMPOBASSO OFFUSCA LE VELLEITÀ DELLA TERNANA

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Sarà perché il pomeriggio era stato messaggero della notizia del pareggio dell’Entella a Legnago con la possibilità, in caso di una eventuale vittoria dei rossoverdi, di assottigliare ad un punto il distacco in classifica dalla formazione ligure ma la sconfitta di Campobasso ha soffocato le speranze ed amareggiato profondamente il popolo rossoverde. È vero che la trasferta riservava un elevato coefficiente di rischio ma le condizioni in cui versava la squadra molisana e la differenza di qualità tra le due compagini lasciavano spazio al più facile ottimismo. Ed, invece, niente; la squadra rossoverde ha disputato una delle sue peggiori partite e non è riuscita a portare a casa nemmeno un punto per cui non solo l’Entella ne ha guadagnato uno sui rossoverdi ma addirittura la Torres, vittoriosa ad Arezzo, si è fatta sotto ed ora è distaccata dalla Ternana di un solo punto.
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Brutta prestazione della squadra di Abate sia nel primo che nel secondo tempo in cui non è riuscita ad essere pericolosa visto che le occasioni in cui ha tirato in porta o creato pericoli sono state davvero poche. Troppo lenta e macchinosa la sua manovra sempre improntata alla costruzione del gioco da parte di Capuano e l’appoggio in modo esagerato su Cicerelli, duplicato e triplicato nella marcatura, rendendo l’azione rossoverde prevedibile. E leggermente meglio nella prima parte della ripresa per poi stabilizzarsi nuovamente sui livelli del primo tempo. E non è riuscito a ravvivarla nemmeno l’inserimento di Curcio che, contrariamente a quanto avvenuto contro l’Arezzo, è stato protagonista di una prestazione incolore.
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L’unica nota positiva della serata molisana è rappresentata dalla prestazione di Millico che è stato capace di apportare un po’ di vivacità alla manovra costituendo un’alternativa a Cicerelli e che qualche problema al Campobasso lo ha provocato con qualche pallone messo nell’area affollatissima dei molisani.
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Certo la prestazione è stata brutta, va fatta un’analisi approfondita da parte di Abate e dei giocatori sulle cause di una preoccupante discontinuità di prestazione tra una partita e l’altra e trovare i rimedi per evitare figure mediocri come quella di Campobasso ma da qui a gettare tutto e tutti a mare, dimenticando quello che squadra e tecnico hanno fatto finora ci sembra quanto di meno opportuno possa farsi a 11 giornate dal termine. Occorre avere saldezza di nervi, non perdere quella solidità e quella compattezza che hanno finora permesso l’ottenimento di simili risultati con la consapevolezza, però, che anche sul piano del gioco vanno presi degli accorgimenti per rendere la squadra meno prevedibile altrimenti si rischia di entrare in confusione e di complicare lo sviluppo della stagione.
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