Vittoria sofferta ma meritata per come è arrivata: squadra brillante, manovriera, quadrata ed equilibrata oltre che realizzativa per i primi 40 minuti per poi cedere campo all’Arezzo che proprio all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero accorcia le distanze. Un gol di quelli pesanti, di quelli inaspettati che possono condizionare il prosieguo della partita. E purtroppo è così! Perché la Ternana nel secondo tempo non è più la stessa: viene spinta nella propria metà campo, riesce raramente a ripartire e si limita a ribattere gli attacchi dei locali anche se non correndo pericoli. Insomma, nella ripresa si limita ad una gestione del vantaggio, a volte non al meglio, cercando di far scorrere il tempo anche con un po’ di mestiere soprattutto di coloro che hanno alle spalle campionati importanti.
Poi ci pensa Abate con le sostituzioni e con il cambio modulo a limitare i danni perché l’Arezzo incontra più difficoltà nell’impostare la propria azione offensiva, spesso raffazzonata, e al di là del palo non corre particolari pericoli.
Da Arezzo, quindi, torna una squadra vittoriosa, quarta consecutiva, con la certezza che oltre alla potenzialità offensiva, oltre alla tecnica dei suoi giocatori, alla sua organizzazione ha dimostrato, cosa non trascurabile, anche di saper soffrire. Una squadra che vuole essere tra le protagoniste del campionato non può farne a meno!
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