TERNANA, la delusione e l’amarezza del giorno dopo!

Non c’è molto da dire il giorno dopo la disfatta. C’è, invece, molto da riflettere sui motivi della retrocessione, dell’ incapacità di giocarsi alla pari le speranze di salvezza con il Bari, sugli errori commessi sia a livello dirigenziale sia a livello tecnico e, soprattutto, riflettere e cercare di capire quale potrà essere il futuro di una società che dalla B precipita in serie C e che non avrà più tutte quelle risorse che l’iscrizione ad un campionato di serie B apporta alle casse societarie. E’ chiaro che quando si retrocede la responsabilità vada ricercata in tutte le componenti iniziando magari dalla mancata considerazione delle difficoltà che propone il torneo cadetto dove le sorprese sono all’ordine del giorno. e, quindi, dall’organico che si va a formare che deve avere il giusto equilibrio tra giovani e meno giovani in rosa. La scelta fatta di giovani in prestito, tra l’altro alcuni hanno fatto anche bene altri sono risultati sempre o quasi infortunati ed altri ancora hanno dimostrato di non saper reggere la popolarità conquistata a suon di gol, senza rimpiazzare tutti coloro che se ne sono voluti andare, qualcuno perché ha rimpinguato le casse societarie altri con il desiderio, anzi con la pretesa esternata in tutti i modi anche all’interno del gruppo di volersene andare, in fin dei conti non ha pagato.

Non tutti sostituiti adeguatamente, anche come numero, con l’aggravante, e qui la sorte non è stata benevola con la società di via della Bardesca, visto che in un reparto in cui era già infortunato N’Guessan si sono aggiunti gli infortuni di due colonne della difesa ovvero Capuano e Sgarbi, con quest’ultimo che stava positivamente giocando nel ruolo che era stato di Diakitè. Tutte questioni che fanno parte di un discorso in generale sulla stagione ma soffermandoci sulla partita di ieri sera non condividiamo il parere di chi asserisce che la squadra non si sia impegnata, certo qualche distinguo va fatto, ma in generale la squadra almeno per il primo tempo ha giocato alla pari del Bari ma si vedeva lontano un miglio che mentre la Ternana giocava con la paura addosso, e quindi con tanti errori anche nei passaggi più semplici, il Bari mostrava tutta la sua esperienza e tutta la sua qualità magari inespressa per tutto l’arco del campionato visti i risultati conseguiti ma ritrovata come per incanto in quella che era la partita decisiva di una stagione tormentata. Ed è quella che ha fatto la differenza perché non si può concepire come non si possa evitare il calcio d’angolo quando il pallone è a un metro e come non marcare in area di rigore sempre su angolo un giocatore come Di Cesare, bravo di testa ma ultimamente anche bravo a far gol, anche belli, con i piedi. E’ lì che si è incanalata la partita e forse anche la rinuncia ad un centrocampista dall’inizio della ripresa, Faticanti, per un attaccane, Raimondo, che purtroppo ancora una volta ha fornito una prova da dimenticare, ha contribuito ad allungare la squadra e a favorire la condotta di gara del Bari che poteva chiudere la partita addirittura con un punteggio ancora più ampio del 3-0.

Insomma, un’umiliazione per tutti forse anche perché nell’ambiente si credeva che la squadra ce l’avrebbe potuta fare forse sopravalutando la forza della squadra in considerazione di come aveva giocato nella partita di andata. Purtroppo, però, il risveglio è brutto ed anche il futuro è ricco di incognite per cui sorgono tante domande tra cui, citiamo, con quale programmi si affronta un campionato di C, con quale allenatore, con quale organico, con quali potenzialità? Sono solo alcune domande che albergano nella mente di tutti coloro che hanno a cuore i colori rossoverdi e a cui, si spera, si trovino al più presto risposte adeguate!

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